Renzi, “vogliono farmi fuori ma io non mollo di un centimetro”

“Se nel Pd si continua a litigare si fa un grande regalo a Berlusconi e Grillo. Dal 13 novembre si inizia la campagna elettorale, lavoriamo”

“Se qualcuno dentro il Pd pensa di passare i prossimi mesi a litigare fa un grande regalo a Silvio Berlusconi e a Beppe Grillo”. Lo scrive Matteo Renzi nella sua enews. “Sono mesi che si discute, si media, si fanno compromessi, si limano documenti: una vita fantastica, lo immaginate. Personalmente penso che sia arrivato il momento di cominciare la campagna elettorale”.

“Da un lato c’e’ Berlusconi, dall’altro Grillo: due schieramenti pieni di estremisti e populisti. Noi siamo nel mezzo. Tiriamo fuori le migliori idee e i migliori candidati. E poi scelgano i cittadini. Ma quello che deve essere chiaro – aggiunge il segretario dem – e’ che io non posso essere il segretario dei caminetti tra correnti, degli equilibri e dei bilancini: io sono perche’ tutti nel Pd si sentano a casa, rispettando il pluralismo e mettendo i migliori in lista. Ma sono anche perche’ finalmente si parli agli italiani e con gli italiani. Basta chiacchierarsi addosso. Con la Direzione nazionale del 13 novembre si inizia la campagna elettorale, altrimenti facciamo il gioco degli avversari”.

“Coalizione? Gia’ oggi siamo in coalizione. E siamo pronti ad allargare ancora al centro e alla nostra sinistra. Condivido a questo proposito le riflessioni di Dario Franceschini oggi al Corriere”.

A chi gli dice di andarsene per sistemare i problemi del partito: “Anche questa non e’ una novita’, visto che hanno studiato vari modi per dirmelo: le prove false di Consip, la polemiche sulle banche, le accuse sulla mancata crescita, i numeri sbagliati sulle tasse e sul Jobs Act. In tutti i casi e’ bastato dare tempo al tempo e la verita’ e’ emersa, o sta emergendo, limpida. Dire che il problema sono io per il voto in Sicilia si colloca nello stesso filone: utilizzare ogni mezzo per togliere di mezzo l’avversario scomodo. Che poi e’ l’obiettivo di chi e’ contro di noi”. “Non a caso Di Maio rinuncia al confronto, non a caso Berlusconi per prima cosa attacca me e il Pd. Perche’ entrambi sanno che alle elezioni – se il Pd fa il Pd e smette di litigare al proprio interno – possiamo raggiungere, insieme ai nostri compagni di viaggio, la percentuale che abbiamo preso nelle due volte in cui io ho guidato la campagna elettorale: il 40%, raggiunto sia alle Europee che al Referendum. Sono mesi – aggiunge – che cercano di mettermi da parte, ma non ci riusciranno nemmeno stavolta. Personalmente credo nella squadra. Siamo un bel gruppo di persone e possiamo rivendicare sia i risultati del passato sia i progetti del futuro. Ma per farlo torniamo a parlare liberi, in mezzo alla gente. Qui non si molla di un centimetro. E anzi l’ottava edizione della Leopolda avra’ come simbolo L8: lotto per… Iniziate a scrivere se sarete con noi dal 24 al 26 novembre e per cosa lottate voi. L8, lotto per… altro che mollare”.