Negli ultimi sondaggi sulla politica economica britannica, i conservatori hanno incrementato il vantaggio sui laburisti. Secondo le rilevazioni di Ipsos Mori, riferite dal quotidiano "The Times", vicino ai Tory, le ricette economiche del primo ministro, David Cameron, hanno un consenso del 45 per cento, aumentato del dieci per cento negli ultimi sei mesi grazie alla spinta della ripresa, contro il venti per cento di quelle di Ed Miliband, leader del Labour; il gradimento per l’approccio della sinistra e’ sceso di due punti percentuali ed e’ al di sotto del record del 25 per cento, risalente a 1991 quando governava John Major e alla guida del Partito e dell’opposizione c’era Neil Kinnock. Il consenso sulla politica economica e’ una buona notizia per il premier, alle prese con numerosi problemi, sia in patria che all’estero.
L’economia, infatti, resta il tema principale per gli elettori, davanti all’immigrazione e alla sanita’. Sull’immigrazione il gradimento dei Tory (venti per cento) e’ in calo, mentre cresce quello dell’Ukip (19). Il Partito di Nigel Farage e’ in testa anche nella politica europea, col 24 per cento, contro il 21 del Labour e il 20 dei Tory. I laburisti mantengono il primato nella sanita’, col 39 per cento, nettamente davanti ai conservatori, al 21. Secondo un altro sondaggio, di Lord Ashcroft, riguardante le intenzioni di voto in vista delle elezioni politiche dell’anno prossimo, i due partiti principali sarebbero appaiati, intorno al 33 per cento, davanti all’Ukip, al 14 per cento, e ai liberaldemocratici, al nove.
Discussione su questo articolo