La scorsa settimana ricordavo che Carlo Conti per condurre Sanremo riceverà 650.000 euro, ma si cominciano a conoscere i compensi folli – o perlomeno vergognosi – che la RAI paga a conduttori noti (o meno noti) per i loro servizi.
Quanti sanno che a Michele Santoro sotto forma di compensi alla sua società Zerostudios spa (trucco per evitare i pagamenti diretti) la RAI paga 2.700.000 euro per 3 programmi? Oppure che Antonella Clerici per la seguitissima trasmissione “Ti lascio una canzone” oltre a “La prova del cuoco” ha un contratto biennale da 3.000.000 di euro? Lucia Annunziata percepisce 1.380.000 euro per un contratto triennale, Flavio Insinna (quello dei “pacchi”) incassa 1.420.000 euro e l’eterno Piero Angela si arrotonda la pensione con 1.800.000 per un contratto quadriennale “compresa la consulenza per una collana di dvd” .
Sapete cosa prende Bruno Vespa per una singola puntata di “Porta a Porta”? 89.250 euro (a serata!) e siccome non bastavano solo nel secondo semestre 2016 a Vespa è andato pure un altro milione di euro per “prestazioni eccedenti il contratto”.
Metteteci poi cantanti e musicisti, attori e registi, “comparsate” di decrepite star e capirete perché, nonostante il fiume di soldi che le arriva con il canone, in RAI i conti (in minuscolo, il Conti maiuscolo è come il prezzemolo) non tornino mai.
Per mantenere questa corte – e relativi amministratori, tutti lottizzati – il governo Renzi ha imposto il canone RAI a tutti tramite il pagamento della bolletta dell’ENEL. Il direttore generale Dall’Orto (altro renziano doc super raccomandato) nel solo secondo semestre 2016 ha firmato 129 contratti per 340 (diconsi trecentoquaranta) milioni di euro per artisti, conduttori, cantanti ecc.ecc.
Ma capite come poi questa gente non possa che incensare i partiti e i personaggi che li hanno arruolati? Questo avviene nella TV “pubblica” quando le “private” campano per conto loro, guadagnano e non fanno pagare nulla: ma se il “pubblico” è così “ricco”, perchè devono pagarlo gli italiani? Che schifo!
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