Mentre i marò italiani sono ancora trattenuti in India, a Palazzo Chigi si è svolto questa mattina un incontro interministeriale – il secondo, da quando è nato il Governo – proprio per discutere della vicenda che riguarda i nostri fucilieri di Marina. Presenti alla riunione, oltre al presidente del Consiglio, Enrico Letta, anche il vicepremier Angelino Alfano, i ministri Bonino, Mauro e Cancellieri, l’inviato speciale Staffan de Mistura e l’ambasciatore d’Italia in India Daniele Mancini. Obiettivo dell’incontro – si spera! – riportare a casa prima possibile Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. In particolare, sul tavolo dei lavori gli sviluppi alla luce dei ritardi nell’indagine della polizia antiterrorismo indiana sui due maro’ accusati dell’omicidio di due pescatori.
Secondo quanto informa una nota di Palazzo Chigi, durante la riunione – durata un’ora circa – sono stati esaminati lo stato attuale e le prospettive delle varie iniziative in atto, sul piano politico e giudiziario, e si è convenuto sulla necessità di proseguire con "determinazione e fiducia" le azioni intraprese, intensificandole ulteriormente. Confermata la “forte e continua attenzione a una soluzione equa e rapida e la vicinanza ai marò e alle loro famiglie”.
Il tavolo sui marò sarà periodicamente riconvocato.
STAFFAN DE MISTURA IN PARTENZA PER L’INDIA Staffan De Mistura, inviato speciale del governo per il caso marò, la prossima settimana tornerà in India, probabilmente tra martedì e mercoledì. A renderlo noto è stato lo stesso diplomatico al termine del tavolo convocato a Palazzo Chigi.
IL COMMENTO Ora, voi capite che vista l’urgenza e la situazione, promettere “forte e continua attenzione a una soluzione equa e rapida” non basta più, non può bastare. Con un comunicato di poche righe il premier Letta e i suoi ministri pretendono di rassicurare gli italiani sulla vicenda dei nostri militari trattenuti in un paese straniero. Non ha senso, non convince. Il governo proseguirà con “determinazione e fiducia” le azioni intraprese, assicura Palazzo Chigi: che vuol dire, che non ha altre carta da giocare? Che continuerà a fare ciò che ha sempre fatto, ovvero chiacchiere e visite di cortesia ai marò italiani in India? Ci sembra troppo poco. Ci aspettavamo qualcosa di più dal tavolo convocato nel palazzo del Governo. Ma evidentemente l’attuale esecutivo, come quello precedente, non sa più che pesci pigliare; probabilmente sa di avere le mani legate, in questa vicenda che appare sempre più intricata e dolorosa per i marò, i loro famigliari e gli italiani tutti.
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