Mario Borghese, 31 anni, medico, candidato con il MAIE nella ripartizione estera Sud America, ce l’ha fatta a conquistare un seggio alla Camera dei Deputati. ItaliaChiamaItalia lo ha contattato telefonicamente per chiedergli prima di ogni altra cosa quali fossero i suoi sentimenti rispetto a una vittoria così importante: “Ciao Mario, o devo chiamarti onorevole?”. “Mario, Mario va bene”, risponde lui. E poi spiega: “Per me sarà certamente una esperienza unica. Sono cresciuto in una famiglia italiana, ho studiato alla Dante Alighieri, dico sempre che quando sono nato mi hanno messo in bocca uno spaghetto. Mi sono sposato con una ragazza italo australiana, di origini siciliane. La mia famiglia e’ arrivata nel 1920 in Argentina, dal Friuli, e adesso tocca a me rappresentare gli italiani nel mondo in Parlamento. E’ una grandissima soddisfazione”. Mario Borghese fa politica da tempo. Nel 2008 era già stato candidato con il MAIE, risultando il primo dei non eletti. Ma questa volta il Movimento Associativo Italiani all’Estero in America Meridionale ha conquistato due seggi alla Camera, oltre quello al Senato: “Ci siamo impegnati moltissimo, abbiamo lavorato senza sosta in campagna elettorale – spiega il 31enne italo argentino a ItaliaChiamaItalia -; essere riusciti a portare tre parlamentari a Roma, fra Camera e Senato, per noi è motivo di grande orgoglio. Il fatto poi che in lista sia stato inserito un giovane come me, significa che il MAIE ha saputo puntare anche sui giovani e di questo va dato atto al nostro presidente, Ricardo Merlo”.
Borghese, una volta alla Camera, come deputato eletto dagli italiani nel mondo punterà su tre punti principali: la formazione dei giovani tra Italia e Sud America, ma guardando anche al Nord America, all’Australia, e a tutti i Paesi dove sia presente e organizzata la collettività italiana; il commercio, perché “ogni ambasciata deve essere un vero e proprio ufficio commerciale per sviluppare e promuovere il made in Italy sul territorio”, e per fare questo ci sarà anche la necessità, spiega il neodeputato, di “riformare al 100% le strutture delle Camere di commercio nel mondo”. E poi, guardando in particolare alla sua Argentina, Borghese, con tutto il MAIE, punterà a risolvere il problema conosciuto con il nome di “pesificazione”: i pensionati italiani in Argentina dovranno ricevere la propria pensione in euro e non in pesos.
Sul tema che riguarda l’informazione, “tutto va bene: dalla stampa all’internet, perché ciascuno scelga poi come informarsi. C’è da dire pero’ che con internet c’è il vantaggio di essere informati in maniera gratuita e da ogni parte del mondo”. Questo è senza dubbio importante per i connazionali residenti oltre confine.
Mario in questi giorni è a Roma; martedì prenderà un volo diretto in Argentina, a Cordoba, la sua città, per ritornare in Italia il 12 marzo. La situazione politica italiana, dopo il voto, è davvero assai complicata. E lui lo sa. Ma avverte: “Non dobbiamo pensare a Beppe Grillo come a un irriducibile contestatore. Lui è un protagonista in più, oggi, nel panorama della politica del nostro Paese. Non si è candidato direttamente a Palazzo Chigi, ma il suo movimento ha avuto un buon risultato. Dunque ora spetterà ai partiti politici e ai loro presidenti, Grillo compreso, cercare di formare un governo. Per Grillo è il momento di passare dalla protesta alla proposta”. Ci auguriamo tutti che ne sia capace.
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