La Farnesina l’ha detto chiaro: andiamo avanti con le chiusura di ambasciate e consolati, non ci sono soldi e quindi questo è un percorso obbligato. Eppure, i nostri diplomatici all’estero continuano a guadagnare stipendi d’oro…
Gli italiani nel mondo non ci stanno ad osservare con le mani in mano mentre il MAE fa a pezzi la rete consolare italiana. E un movimento come il MAIE, che ha nel proprio Dna gli italiani nel mondo, ha intenzione di continuare a dare battaglia. Proprio per questo l’On. Ricardo Merlo, presidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero, insieme al senatore del MAIE Claudio Zin, hanno incontrato gli agenti consolari di Lomas de Zamora e Moron, nella provincia di Buenos Aires. Al centro degli incontri le diverse problematiche della collettività, il funzionamento delle agenzie consolari ed eventuali azioni per impedirne le chiusure.
Lo scorso venerdi 6 dicembre, accompagnati dal Consigliere del CGIE Gerardo Pinto, Merlo e Zin hanno visitato l’agenzia di Lomas de Zamora e incontrato la dott.ssa. Cardurani Meloni, con i coordinatori MAIE Ortega e Mosetto. Nella stessa giornata, si sono recati a Moron dove hanno incontrato l’agente consolare dott. Roberto Vagni, insieme ai coordinatori locali, Stella Occhiatto, Antonio Pontoriero e Josè Coppola.
Spiega Merlo: “Il contatto diretto con gli Agenti consolari è stato fondamentale per avere un rapporto sulle problematicità della collettività italiana residente nel territorio della provincia di Buenos Aires. Parliamo di circa 100 mila connazionali che oggi ricevono servizi da queste due sedi; cittadini italiani che si troverebbero in grave difficoltà se dovessero rivolgersi al consolato generale di Buenos Aires, che già non riesce a smaltire facilmente l’enorme numero di pratiche amministrative ordinarie. Dobbiamo lottare e opporci a tutte le chiusure di sedi consolari programmate dal governo".
Aggiunge Zin: “Questi incontri si inseriscono nel quadro delle attività di monitoraggio del MAIE sulla condizione dei servizi resi dai consolati agli italiani all’estero in tutto il mondo; ma all’indomani dell’annuncio fatto dalla dott.ssa Belloni (Direttore generale delle risorse MAE) nel corso dell’ultima riunione del CGIE, rappresentano anche l’inizio dello studio di azioni di contrasto alla paventata chiusura di altre 23 sedi, tra Consolati, Ambasciate ed Istituti di Cultura nel mondo (la questione nota come "riorientamento" del MAE).
Il MAIE – continua Zin – ha storicamente una significativa presenza in Argentina e nella provincia di Buenos Aires in particolare. E’ stato dunque naturale per noi cominciare proprio da qui a incontrare e confrontarci con le istituzioni che sono al servizio diretto di una delle più grandi comunità italiane all’estero, per studiare assieme una strategia di lotta”.
I due parlamentari del MAIE, insieme ai dirigenti territoriali e al consigliere del CGIE Gerardo Pinto, hanno assicurato alla dott.ssa Cardurani Meloni e al dott. Roberto Vagni che metteranno in atto ogni azione per impedire la chiusura delle sedi Consolari in questione.
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