"Sulla cancellazione dell’Imu prima casa non si tratta. Non solo perché è prevista dal programma di governo, ma, soprattutto, perché è una tassa ingiusta che penalizza le famiglie con case in grandi comuni, di più recente costruzione e con rendite catastali più alte". Così Renato Brunetta, capogruppo Pdl alla Camera, che continua: “La proposta del Pd è priva di qualsiasi fondamento logico e giuridico. Confonde redditi dei proprietari e valore della casa, rendite catastali e importo della tassa da versare, famiglie ricche con famiglie che hanno avuto la sventura di comprare di recente la propria abitazione". "Se il Pd – prosegue – ha impostato una campagna demagogica e mistificatrice, volta a far concorrenza a Sel e ai 5 Stelle, sappia che rischia di penalizzare le famiglie che vivono in periferia e i pensionati che abitano da soli in case forse troppo grandi ma certamente frutto di una vita i sacrifici. Forse avrà delle buone ragioni, ma sappia che se passa questa linea l’unico risultato sarà un favore alla speculazione immobiliare, che sconta i mutui non onorati delle famiglie in difficoltà e sui pensionati, e fa razzia delle case, da comprare a basso prezzo".
Dunque, ribadisce Brunetta, “non può passare l’emendamento del Pd sulla prima casa”, e “semmai dovesse passare, noi chiederemo al Governo di mettere la fiducia sull’intero provvedimento, secondo la formulazione originaria proposta dal governo, per risolvere la questione".
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