Forza Italia, Berlusconi: ‘primarie pessimo strumento. Fitto? Mai cacciato nessuno’

Silvio Berlusconi, in una intervista all’Huffington post, parla del futuro del Quirinale. Nella scelta del prossimo capo dello Stato "mi aspetto un percorso di condivisione, il quale, al di là delle procedure che si seguiranno, consenta a questo Paese di avere un Presidente della Repubblica che non sia solo espressione della sinistra, come è stato con gli ultimi presidenti, ma sia una figura di massima garanzia e di rappresentanza di tutti gli italiani". Il leader di Forza Italia si dice “convinto” del fatto che “arriveremo” a un nome condiviso, “nel quadro di quella collaborazione istituzionale, che è diversa dalla convergenza politica, che si è avviata con il Pd sulle riforme. È evidente che i due temi, poiché fanno entrambi parte delle regole e delle garanzie, non possono che andare di pari passo".

Quanto all’agibilità politica, dice Berlusconi, "non pongo condizioni, non tratto su quello che considero un mio, un nostro ineludibile diritto. Sono tuttavia convinto che l`Europa (il leader di Fi ha fatto ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell`uomo contro la sentenza della Cassazione che lo ha condannato per frode fiscale, ndr) risolverà il problema prima del nuovo capo dello Stato".

A proposito del futuro del centrodestra, il Cavaliere torna a bocciare le primarie. "Non è il meccanismo elettorale a far nascere i leader. I leader o ci sono o non ci sono. Renzi sarebbe emerso anche senza primarie. È stato abile nell’utilizzarle, certamente, ma non è un prodotto delle primarie. Dalle primarie sono usciti i peggiori esempi di amministratori della sinistra, come Pisapia, Marino, Doria, De Magistris… Una serie di pessimi sindaci che stanno portando allo sfascio le maggiori città italiane". "Io – prosegue – sono convinto che le primarie siano un pessimo strumento per la scelta dei candidati leader. Penso che ogni movimento politico debba proporsi ai cittadini presentando i suoi programmi e i suoi candidati. Se vi convincono, votateli. Questo è il linguaggio dell’onestà e della chiarezza in virtù del quale i moderati italiani da vent’anni hanno scelto e ancora scelgono, senza bisogno delle primarie, un leader del centro-destra che si chiama Berlusconi".

Quanto a Fitto, Berlusconi esclude l’intenzione di mandarlo via da Fi: "In trent`anni di imprese e in vent`anni di politica io non ho mai cacciato nessuno. Forse è stato un errore, in qualche caso avrei dovuto farlo, ma, francamente, non ne sono capace".
 
Il leader di Fi non esclude che alle prossime elezioni sarà in campo a sfidare Matteo Renzi: "Non lo escludo. L`unica cosa che invece escludo è di non essere in campo. Se poi ci sarò come attaccante o come regista, dipenderà da molti fattori oggi difficili da prevedere".