“La chiusura del consolato di San Gallo, decisione scellerata del governo Pd, continua a creare enormi difficoltà alla comunità italiana residente. A San Gallo ci resta solo uno sportello consolare, peraltro messo in piedi in via sperimentale. Funziona una volta alla settimana e se non ci fosse il sostegno del centro culturale di San Gallo (e i nostri ringraziamenti vanno al dott. Rolando Ferrarese) i nostri connazionali, soprattutto i più anziani, sarebbero davvero abbandonati a se stessi. Il console generale ci dice che bisogna avere pazienza. Va bene, saremo pazienti ancora una volta. Ma la verità è che gli italiani di San Gallo sono davvero stanchi di essere costretti a incredibili giravolte per ottenere quei servizi consolari che spetterebbero loro di diritto”. Così Pietro Cappelli, coordinatore del MAIE a San Gallo e consigliere del locale Comites.
“A San Gallo c’è un grosso lavoro da fare e come Comites stiamo lavorando uniti nell’interesse della comunità italiana qui residente”, continua Cappelli, imprenditore nel settore della pasticceria. “Intanto continua il lavoro del Movimento Associativo Italiani all’Estero sul territorio. Un movimento che non è né di destra né di sinistra, ci piace ricordarlo sempre, ma che pensa soltanto all’interesse degli italiani nel mondo. Questa è la nostra visione culturale e politica. Come coordinatore MAIE di San Gallo, non smetto di spiegare agli italiani con cui sono in contatto che il Movimento Associativo è per noi italiani residenti all’estero è l’unica opzione".
Cappelli conclude ringraziando pubblicamente l’On. Mario Borghese, giovane deputato MAIE, “per essere sempre disponibile quando si tratta della nostra comunità. I problemi che hanno avuto alcuni nostri connazionali sono stati risolti grazie al suo intervento. E di questo gli siamo tutti riconoscenti".
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