‘Scappavamo giu’ per la collina sotto una pioggia di proiettili… Arrivati in fondo, una decina di persone salto’ sulle mine… Ci mettemmo a pregare e poi ci dissero: se vi arrendete sarete salvi, altrimenti morirete tutti’. Sono ricordi carichi di angoscia e paura quelli che Elvedin Pasic, oggi 34enne, rivive nel corso della prima, lunga testimonianza al processo contro Ratko Mladic, l’ex capo militare dei serbi di Bosnia accusato di genocidio e crimini contro l’umanita’. A due giorni dall’anniversario del massacro di Srebrenica, la Corte del Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia (Tpi) e’ tornata a riunirsi. Impassibile, Mladic ha ascoltato il racconto di chi ha perso padre, fratello, zii e tantissimi tra parenti e amici nel massacro di Grabovica, nel nord della Bosnia, avvenuto nel novembre del 1992, quando furono uccise circa 150 persone. La storia di Pasic parte dalla primavera di quell’anno, quando lui, musulmano, frequentava la scuola con compagni croati e serbi che erano anche i suoi amici.
Poi il primo bombardamento del suo villaggio, la fuga e un’odissea durata mesi fino a quella notte, quando insieme ad altri 200 civili musulmani rimase intrappolato in un tunnel con i militari in mimetica, mascherati, che sparavano con gli Ak47 per non farli muovere. ‘Poi ci fecero sdraiare tutti faccia a terra’, ricorda Elvedin tra i singhiozzi, tanto da spingere il presidente della Corte a concedere una pausa nell’udienza. ‘Ero tra mio padre e mio zio. A un certo punto mi hanno fatto alzare insieme ad altri adolescenti e alle donne e ci hanno separati’. E’ l’ultimo ricordo che Elvedin ha del padre. ‘Ci rinchiusero in una scuola, noi sotto, gli uomini al secondo piano. Avevo paura e non andai di sopra. Se solo fossi andato…’. La mattina seguente, dopo aver rischiato il linciaggio da parte di civili serbi inferociti, il giovane Pasic fu caricato su un bus e portato via, verso la salvezza.
‘L’ultimo ricordo che ho e’ quello di una mano che da una finestra del secondo piano della scuola ci salutava. La sogno ancora la notte…’.
Domani il processo proseguira’ e la difesa di Mladic completera’ il controinterrogatorio di Pasic. Le udienze proseguiranno fino al 20 luglio, quando scattera’ la pausa estiva. Mladic, catturato nella primavera del 2011 in Serbia dopo 16 anni di latitanza, ha oggi 70 anni e si e’ dichiarato non colpevole. Si prevede che il processo possa durare complessivamente tre anni.
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