La vittoria di Joe Biden dimostra che il populismo, a livello globale, è stato ridimensionato e che i popoli anelano alla democrazia, al superamento
della rozzezza umana, della violenza e di tutti quei disvalori che caratterizzano la visione populista della politica e, conseguentemente, della vita.
Silvio Berlusconi, alla luce dello scenario odierno, non potrà che correre ai ripari e sganciarsi da chi, in Italia, ha sposato il pensiero populista e che, guarda caso, sono i suoi stretti alleati, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, altrimenti – e questa volta non si scherza – è la fine di Forza Italia.
La vittoria di Biden segna il ritorno sulla scena politica dei democratici, dei moderati, anche cattolici di fede cristiana, voluto dal popolo, stanco delle vessazioni del populisti, che hanno seminato discordia, povertà e che non si sono preoccupati di debellare la pandemia, che hanno preferito negare, con la conseguenza che essa dilaga indisturbata.
Berlusconi non può più eludere la necessità di cercare una nuova alleanza politica.
Sta nascendo il nuovo centro democratico, che darà vita ad una nuova democrazia, tale in quanto rilegge il pensiero democratico dell’ex Democrazia Cristiana, aprendosi al mondo laico e cattolico, all’Europa, fondata sulla cooperazione economica e sull’intento di eliminare le disuguaglianze.
Il mondo sta cambiando e l’Italia anche dovrà cambiare e per farlo non potrà che ispirarsi al nuovo modello di democrazia, che balza sulla scena politica dimostrando che senza i suoi principi l’universo va alla deriva.
Biden è l’uomo della speranza. Ad esso e al suo modo di intendere la politica e la vita guarda il mondo intero ed anche l’Italia, in cui sorge la “Nuova Democrazia”, corrente di pensiero e di impegno socio-umanitario, che non esclude l’impegno politico.
La democrazia, la solidarietà, la cooperazione, la fratellanza e l’umanità saranno gli antichi e nuovi valori per far rinascere l’intero universo, sofferente per la pandemia e per i danni da essa derivanti.
Non più un’economia selvaggia, ma un’economia dal volto umano dovrà essere il fine dell’impegno degli uomini della democrazia per contrastare gli uomini del dominio assoluto, che negano la centralità dell’essere umano, la cui conseguenza nefasta salta agli occhi di tutti.
Berlusconi dovrà allontanarsi, e dovrà farlo subito, da chi vuole dominare il nostro Paese ricorrendo alla sottocultura del totalitarismo e del razzismo, che crea solo il male che dilaga irrefrenabile. Siamo certi che vi sarà una svolta e che artefice di tale svolta sarà la democrazia.