"Non siamo una polizia politica, in un partito entra chi vuole, poi si svolge un’opera di selezione e formazione politica": lo dice Gaetano Quagliariello commentando in una intervista a La Repubblica l’arresto per concussione del presidente del Consiglio campano, Paolo Romano, esponente del Ncd – per presunte pressioni nelle nomine dell’Asl di Caserta – e il coinvolgimento di altri esponenti in inchieste giudiziarie.
In particolare di Luigi Grillo, coinvolto nelle inchieste sull’Expo, precisa: "Sono stato capogruppo di Grillo quando era parlamentare del Pdl, il suo fu un comportamento esemplare. Ora si conoscono altre vicende, ne prendo atto". E sul coinvolgimento nell’inchiesta di Sergio Cattozzo, indicato dagli inquirenti come uomo di fiducia di Grillo, dice: "Ho chiesto una relazione al partito regionale che riguarda anche i circoli, non faremo sconti".
Infine sulla vicenda di Giuseppe Scopelliti (Ncd ha deciso di candidare l’ex sindaco di Reggio Calabria nonostante la condanna in primo grado a sei anni di reclusione per abuso d’ufficio e falso in atto pubblico per il principio della "presunzione d’ innocenza") sottolinea: "Ha chiesto di essere sottoposto al giudizio degli elettori, giudizio che non è in alcun modo sostitutivo a quello della magistratura. Anche questa è una svolta".
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