E’ durato circa due mesi lo status di detenuto per Giovanna Petricone, la moglie dell’ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi, accusata di far parte dell’organizzazione che dal 2007 al 2011 ha ‘saccheggiato’ le casse del partito per oltre 25 milioni di euro. Il gip Simonetta D’Alessandro recependo l’istanza di scarcerazione presentata nelle scorse settimane dai difensori della donna, ha deciso la rimessione in liberta’ della donna senza porre alcuna limitazione. Non solo: ma non ha escluso la possibilita’ dell’applicazione dei riti alternativi. Di fatto la Petricone puo’ lasciare gli arresti domiciliari, trascorsi nella villa di famiglia a Genzano, anche se resta sotto inchiesta assieme al marito, al momento detenuto a Rebibbia, ed altri soggetti tra cui due ex commercialisti del partito. Nelle motivazioni il giudice scrive che la donna, arrestata il 3 maggio scorso,’all’esito dell’interrogatorio di garanzia ha potuto documentare di essere gravata da consistenti carichi familiari, di certo divenuti ancora piú ragguardevoli con l’arresto del marito".
Nel provvedimento inoltre viene "rilevata la condizione di incensuratezza che legittimerebbe riti alternativi con esiti idonei ad incidere, ove venisse affermata la penale responsabilità, e prevalessero giustificatamente valutazioni indulgenziali, sul quantum di pena in ragione di contegni che la Petricone, di nazionalita’ canadese, ha tenuto, e potrà ancora eventualmente tenere nel corso dell’indagine, tuttora in atto, cosí da legittimare scelte premiali".
La decisione del gip è stata accolta dagli avvocati Luca Petrucci e Renato Archidiacono, difensori della donna, come il segnale di un ‘chiarimento nella vicenda e nel quadro probatorio’: ‘c’e’ una convergenza tra il contributo fornito alle indagini da Giovanna Petricone e le dichiarazioni rese il 23 giugno scorso al gip da Lusi’, precisano. La convergenza consisterebbe nell’esplicito riferimento al ‘rapporto fiduciario’ che intercorreva tra l’ex tesoriere e i vertici del partito.
‘Siamo pienamente fiduciosi che gli accertamenti in corso da parte dei Pubblici Ministeri, unitamente agli ulteriori contributi probatori che il senatore Lusi potrà fornire, consentiranno di fare piena luce sulla vicenda e circoscrivere le responsabilità di ciascuno’, concludono gli avvocati Luca Petrucci e Renato Archidiacono.
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