Pronto il logo di quello che vorrebbe essere il centrodestra unito, secondo le intenzioni di chi ha messo insieme questa strana alleanza. In realtà è stata presentata una vera e propria accozzaglia raccogliticcia all’interno della quale c’è tutto e il contrario di tutto.
Parliamoci chiaro. Berlusconi e Salvini si detestano. Come non si sopportano Vittorio Pessina e Guglielmo Picchi, il primo responsabile del dipartimento Italiani all’estero di Forza Italia e il secondo coordinatore Estero per la Lega. Ma questo è un discorso che riguarda il voto all’estero e che discuteremo prossimamente su queste stesse pagine.
Il centrodestra unito, dicevamo. Ma unito in cosa? Soltanto nella sete di poltrone, a quanto pare. Perché qualcuno dovrebbe spiegarci cosa unisce l’uomo di Arcore con il Matteo padano. I due se ne dicono di tutti i colori, se le sono date di santa ragione fino a poche ore fa, uno vuole abolire la legge Fornero del tutto mentre l’altro vuole mantenerne alcuni punti, uno è per la flat tax al 15% e l’altro dice che ciò sarebbe impossibile. E poi sono divisi sulla moneta unica, sull’Europa, temi importantissimi, non di secondo piano, sui quali si giocherà il futuro politico del Vecchio Continente.
Giorgia Meloni gioca più che altro un ruolo di gregario, all’interno della competizione tra il Berlusca e il capo delle camicie verdi. Fratelli d’Italia è un partito che non è mai riuscito a sfondare davvero e i nostalgici vecchia maniera alla destra all’amatriciana della Meloni ormai preferiscono Casa Pound, o addirittura lo stesso Salvini.
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E poi c’è la quarta gamba, il quarto petalo, chiamatelo come volete. Chi sono? In pratica, gli inciucisti della legislatura che si è ormai conclusa. Sono quelli che hanno sostenuto tutti i governi di sinistra e in non pochi casi ne hanno fatto persino parte, quelli che hanno cambiato mille volte gruppi parlamentari, fatto scissioni e accordi sottobanco e ora pretendono di presentarsi agli elettori con la loro faccia lavata di fresco a chiedere il voto. Dentro una lista di centrodestra.
Dico io, ma questi signori davvero credono che gli italiani siano tutti dei cretini?
La quarta gamba, dicono, vale il 2%. Serve per vincere. Il guaio, però, è che dopo aver vinto le elezioni bisogna essere capaci di governare. Come garantire un governo forte e determinato se queste sono le premesse?
Credere al programma del centrodestra unito è impossibile, semplicemente perché il centrodestra unito non esiste.
Alzati, popolo italiano, svegliati! Le elezioni sono molto più che uno show da seguire in tv. Il voto è l’unica arma che abbiamo per cercare di cambiare le cose, fino a che a qualcuno non verrà in mente di toglierci anche quello. Lo spettacolo del centrodestra è pietoso, vedere leghisti e sovranisti andare a braccetto con i democristiani dà la nausea. Non è questa la politica che mi piace, non è questo il centrodestra italiano che in molti, un tempo, avevamo sognato. Saranno tanti i delusi e distanti.