Arrivano tutti i giorni. A più riprese. L’invasione di immigrati non sembra diminuire, nemmeno con la fine dell’estate. Anzi, continuano ad essere centinaia, migliaia i clandestini che giungono sulle coste italiane, provenienti dal Nord Africa. L’Italia da sola non ce la fa più, non può farcela. Ma l’Europa non ascolta e il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, non sembra in grado di rispondere come si deve a quella che è ormai una vera e propria emergenza. Non lo diciamo noi, ma tanti osservatori e politici di ogni colore. Lo dice anche, fra gli altri, il capo della Polizia, Alessandro Pansa, che a margine di una cerimonia a Peschiera del Garda ha sottolineato: “Quella attuale è l’emergenza immigrazione più grave che l’Italia abbia mai affrontato”.
Allora basta con il buonismo e il politicamente corretto. Con l’accoglienza “perché sì”, perché “è giusto”. Chi l’ha detto? E’ giusto ricevere decine di migliaia di immigrati in un Paese che a stento riesce ad andare avanti? In un’Italia in cui ormai sono finite persino le speranze, per tanti cittadini, di arrivare alla terza settimana del mese? In uno Stivale che non offre lavoro (crescono i dati sulla disoccupazione, alle stelle quella giovanile) e che non cresce?
Intanto quei disgraziati che fuggono da fame e guerra continuano a partire dall’Africa per raggiungere il sogno americano, che sperano di trovare in Italia. E forse, anzi certamente, si accontenterebbero di poco. Per loro, il sogno potrebbe essere anche un lavoro modesto, umile persino. Tuttavia, ci dispiace: se pensano di trovare qui quello che non riescono a trovare nemmeno gli italiani, beh, si sbagliano di grosso. Una volta arrivati, se ne accorgono presto. Ecco perché alla fine ritroviamo quegli uomini e quelle donne in qualche modo coinvolti in episodi di microcriminalità, di illegalità, come possono essere spaccio, rapine, prostituzione.
Molti di loro muoiono. Forse la maggior parte. Durante il naufragio della settimana scorsa, hanno perso la vita più di 400 persone.
Nel frattempo gli sbarchi, manco a dirlo, continuano. A Pozzallo (Ragusa) sono sbarcati 263 migranti di varie nazionalità. Sono stati tutti ospitati nel Centro di primo soccorso e assistenza all’interno dell’area portuale. Sempre oggi, 320 sono sbarcati a Porto Empedocle: tra questi, 29 donne e 33 minori. Pensate che questi barconi si trovavano in acque libiche: siamo andati persino a prenderli fino a casa loro. Un passaggio per l’Italia. Gratis, tutto compreso.