"All’Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone ho incontrato tante storie diverse: persone anziane, ma ancora con tanta voglia di vivere e di raccontarsi. Altre, invece, duramente colpite da una malattia che le rende assenti, le trasforma, le porta in una dimensione lontana dalla realtà. Ho visto la commozione di anziani che ti riconoscono, ti parlano. Ti raccontano di quando erano giovani, del marito che hanno perso, dei figli che sono lontani e i loro occhi si riempiono di lacrime. Ti sono grate che le ascolti con attenzione e partecipazione". Così Silvio Berlusconi racconta al direttore di Chi Alfonso Signorini la sua esperienza ai servizi sociali in un’intervista esclusiva pubblicata dal settimanale nel numero in edicola mercoledì 21 maggio.
Nell’intervista, corredata dalle immagini del leader di Forza Italia ripreso mentre si occupa di alcuni ospiti dell’Istituto, parla di come ha vissuto i primi momenti a contatto con gli anziani e i malati. "Sto iniziando, è ancora presto – afferma – Per ora ho approfondito i sistemi di assistenza e di cura, ho apprezzato le persone che assistono i malati e tra i degenti ho ascoltato chi mi ha riconosciuto e ha voluto parlare con me. Le persone anziane hanno bisogno di aver qualcuno che dialoghi con loro".
Ad Alfonso Signorini che gli domanda una riflessione su cosa rappresenta per lui la vecchiaia, Berlusconi risponde: "Per me è ancora una stagione di impegno, di passione. Sono tornato in campo perché credo che il mio Paese abbia ancora bisogno di me, di noi, dei moderati. Non possiamo lasciare il campo alla sinistra e tanto meno a un aspirante dittatore. Il pericolo Grillo è grave. Lui, purtroppo non può che peggiorare le cose".
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