Nove anni di reclusione. E’ costata cara al ‘Madoff dei Parioli’, Gianfranco Lande, la megatruffa da 300 milioni di euro ai danni di gran parte dei suoi 1700 clienti. Investitori attratti dalla prospettiva di guadagni vantaggiosi e coinvolti nel gorgo dal passaparola. Tra le vittime eccellenti esponenti della nobilta’, e anche vip e volti della Roma bene come Sabina Guzzanti, David Riondino, Francesco De Cecco, erede della famiglia di pastai, i fratelli Vanzina, Samantha De Grenet, Silvia Verdone, e i calciatori Stefano Desideri e Ruggiero Rizzitelli.
La sentenza di oggi, definita dall’imputato ‘scandalosa’, e’ stata emessa, dopo oltre quattro ore di camera di consiglio, dai giudici della nona sezione del tribunale di Roma presieduto da Carmelita Russo. Lande, accusato di associazione per delinquere finalizzata all’abusivismo finanziario, e’ stato condannato anche ad una multa di 20 mila euro, alle spese di giudizio e ad risarcire in separata sede, in solido con i responsabili civili Carispaq (istituto di credito utilizzato dall’imputato) ed Egp (societa’ finanziaria di Lande), i danni alle oltre 300 parti civili costituite nel giudizio.
Una sentenza attesa, quella emessa in tribunale, anche se non in linea con le richieste del pm Luca Tescaroli, il quale aveva sollecitato 12 anni e otto mesi di carcere. Ed i nove anni di reclusione inflitti oggi a Lande si aggiungono ai quattro anni e sei mesi gia’ attribuiti all’operatore finanziario per il fallimento di una sua societa’, la Egp France.
Nessun riconoscimento di responsabilita’ civile, nel dispositivo, per Bankitalia e Consob, anche se Consob figura nell’elenco delle parti civili da risarcire. La condanna di Lande fa riferimento a fatti successivi all’1 luglio 1998; i fatti analoghi precedenti a quella data non erano contestabili in quanto, all’epoca, l’abusivismo finanziario non era previsto dalla legge come reato.
Lande e’ detenuto dal marzo dello scorso anno ed e’ l’unico, tra i cinque brooker finiti nel mirino della giustizia, ad essere stato giudicato con il rito ordinario. In precedenza erano stati condannati, previo patteggiamento o giudizio abbreviato, Roberto Torregiani (5 anni di reclusione), Raffaella Raspi, ex compagna di Lande, (tre anni e quattro mesi), suo fratello Andrea (due anni e otto mesi) e Giampiero Castellacci de Villanova (tre anni).
‘Finalmente giustizia e’ fatta’ ha commentato l’avvocato Claudio Coratella, legale di numerose parte civili. ‘L’odissea di tanti che hanno perso tutti i loro risparmi e’ finita – ha aggiunto – questa condanna fara’ scuola e sara’ un monito per i futuri truffatori sulle conseguenza delle loro gesta’.
Di parere diametralmente opposto i difensori di Lande: ‘Questa sentenza – hanno dichiarato Salvatore Sciullo e Susanna Carraro – va oltre ogni principio: i giudici non hanno avuto il coraggio di andare oltre l’impostazione accusatoria. Occorreva analizzare la realta’ dei fatti cosi’ come emersa nel corso del dibattimento’. Soddisfazione per l’esito del processo e’ stata espressa dalla Consob ‘perche’ e’ stata accolta pienamente – ha dichiarato il capo dell’Ufficio legale, Salvatore Providenti – la nostra impostazione sulla vicenda’.
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