"Oggi il governo delle larghe intese è saltato e con il ritiro di Forza Italia e Berlusconi non c’è più un governo di larghe intese. Allora questo governo non può continuare ad andare avanti facendo finta che tutto sia rimasto uguale. Bisogna dare una svolta. Bisogna fare finalmente le cose che servono. E il Pd in questi mesi, in queste settimane è stato molto prudente, paziente, responsabile. Ok, siamo stati dei ‘good guys’, dei bravi ragazzi. Però adesso è il momento di chiedere che le cose si facciano, e quindi ci faremo sentire". Lo afferma Matteo Renzi in una intervista al Corriere della Sera. Secondo il candidato a segretario del Pd un governo con una maggioranza più ristretta è in grado di fare le riforme attese: "Sì, perché il Pd che è il partito più importante della coalizione ha queste idee in testa, e quindi se noi le abbiamo in testa le tireremo fuori", "sennò … finish".
"In Italia il modo per creare occupazione è rimuovere gli ostacoli alle imprese. E un po’ come il David di Michelangelo che lei trova qua a Firenze. Quando hanno chiesto a Michelangelo ‘come hai fatto a fare il David?’ lui ha risposto ‘è stato semplicissimo: il David c’era già. È bastato togliere il marmo in eccesso’. Allo stesso modo ci sono già le condizioni perché l’Italia torni a crescere: bisogna togliere burocrazia, oppressione fiscale e sistema della giustizia". Secondo il sindaco di Firenze "la legge di stabilità non va in questa direzione, è un semplice intervento di tenuta dei conti" mentre "la vera rivoluzione di cui abbiamo bisogno è una rivoluzione capillare e sistematica e ancora non è iniziata. Speriamo di farla partire noi".
Renzi sollecita anche la semplificazione dello Statuto dei Lavoratori del 1970 con un massimo 6o-70 articoli invece degli attuali 2mila, aggiungendo alcune protezioni per i giovani in termini di welfare e per chi è tagliato fuori dal mercato del lavoro.
Renzi "volto buono della destra" come dice il suo sfidante Gianni Cuperlo? "La sinistra che hanno in mente loro è una sinistra che ha sempre perso – replica l’ex rottamatore -. Io credo che sia molto di sinistra scommettere sulle donne come stiamo facendo qua a Firenze, investire sugli asili nido, investire in cultura, start-up. Stiamo facendo molte cose che sono di sinistra, che sono l’investimento sul domani. C’è una parte della sinistra che vuole la sinistra vecchia maniera, la sinistra tutta legata al passato. Quella sinistra lì vogliamo sconfiggerla".
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