Italiani all’estero, Orlandina Calcio in ritiro in Germania. Il presidente Romagnoli: ‘La serie D può diventare realtà’

“Come presidente dell’Orlandina, la nostra squadra di calcio che ci sta dando grandi soddisfazioni, devo e voglio ringraziare i tanti che hanno contribuito al successo della nostra iniziativa, che punta ad unire nello sport i nostri ragazzi, e con loro le nostre speranze. Comincio da Graziano Cesari, il nostro direttore generale e direttore sportivo, e Sergio Brio, Coordinatore Tecnico; e poi i nostri sponsor, il ristorante Le Palme di Leverkusen, il ristorante italiano Carissima di Dusseldorf e Andronaco, che ci fornisce le materie prime per cucinare; non posso dimenticare il mister Greco, coadiuvato da Sergio Paradiso allenatore dei portieri, il preparatore atletico prof Princiotta, il fisioterapista Di Giorgio e il team manager Francesco Colnaghi, tutti professionisti, capaci di motivare il gruppo, di unire in armonia i singoli talenti e di costruire la potenza della squadra per un sicuro successo”. Così Massimo Romagnoli, presidente dell’Orlandina Calcio, che continua: “La squadra e’ in ritiro in Germania e sta vivendo una emozionante esperienza nelle strutture del Bayer Leverkusen. Sono partiti in 24 giocatori più lo staff tecnico, in totale 30 persone, con l’obiettivo dichiarato di amalgamare i singoli tra loro sollecitando da una parte unità e dall’altra rispetto reciproco. E’ prevista per il 5 di agosto una grande amichevole contro il Viktoria Koln, squadra di C1. Dopo il rientro in Italia, ci si allenera’ ancora nelle nostre strutture di capo d’Orlando, in vista della prossima stagione che ci premiera’ di certo. Il sogno della promozione in serie D puo’ diventare presto realta’, grazie alla passione e all’impegno di tutti. Ringrazio ancora i dirigenti Pietro Cappelli e Fausto Mandarano, con Dario Paterniti e il mitico Pippo Galipò; e i fidati collaboratori Cristina Carianni Vice Presidente Vicario e Federico Raineri, di nuova nomina. Per tutti noi – conclude – l’augurio di raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati, il successo sportivo, ma soprattutto la crescita dei nostri giovani in un ambiente disciplinato e sano”.