Italiani all’estero, Massimo Ranieri in Svizzera rende omaggio al teatro di Raffaele Viviani

Cantante, attore di cinema, teatro e televisione: Massimo Ranieri è uno degli artisti più amati in Italia e all’estero. All’anagrafe Giovanni Calone, nato il 3 maggio del 1951 in un quartiere povero di Napoli, il rione Santa Lucia, Ranieri ha raggiunto giovanissimo il successo come cantante e si è presto affermato anche come attore.

La sua è, ed è stata, una vita intensa: fatta di incontri significativi e prestigiosi sodalizi artistici: da Vittorio De Sica a Giorgio Strehler, passando per Anna Magnani. E oggi l’artista che "canta perché non sa nuotare" si confronta con Raffaele Viviani: attore teatrale, commediografo, compositore, poeta e scrittore napoletano, quel celebre "scugnizzo" che tra gli anni ’20 e ’30 riuscì a conquistare le platee nazionali con commedie come "L’ultimo scugnizzo" e "Guappo ‘e cartone". Fa, infatti, tappa in Svizzera, al Cinema Teatro di Chiasso, il viaggio di Massimo Ranieri tra le poesie, le parole e le musiche del teatro dell’artista napoletano, in prova sul piroscafo Duilio durante la traversata da Napoli a Buenos Aires nel 1929.

Giovedì 13 e venerdì 14 marzo alle 20.30 andrà in scena "Viviani Varietà": un omaggio al teatro napoletano, per la regia di Maurizio Scaparro e con Ernesto Lama, Roberto Bani, Angela De Matteo, Mazio Zinno, Ivano Schiavi, Gaia Bassi, Rhuna Barduagni, Antonio Speranza, Simone Spirito e Martina Giordano. Nel 1929, a bordo del piroscafo Duilio, Ranieri nei panni di Viviani attraversa l’oceano da Napoli a Buenos Aires con la sua compagnia di attori e musicisti.

Nella lunga traversata mette in prova lo spettacolo destinato a cercar fortuna nell’orizzonte di promesse e speranze del nuovo mondo, ma il vero debutto avverrà col pubblico degli emigranti imbarcati sulla nave per festeggiare la notte del passaggio dell’Equatore. Massimo Ranieri e Maurizio Scaparro ricompongono la galleria di ritratti in musica che Viviani ha disseminato nelle sue opere, riunendo nelle sale di terza classe del Duilio il popolo vitale e dolente degli scugnizzi, degli ambulanti, delle prostitute e della povera gente per farne i protagonisti e gli spettatori del varietà popolare che va in scena. Nella sala del piroscafo affacciata sul blu dell’oceano, scorrono le melodie più note di Viviani; Ranieri e il nutrito cast di attori cantano in acustica, accompagnati dal vivo dall’orchestra.