Governo, basta chiacchiere: caro Renzi, vogliamo risultati – di Leonardo Cecca

Sembra che Renzi stia girando come una trottola in cerca di proseliti e ad ogni sosta parla, parla, parla. E’ veramente un oratore nato e con quell’accento toscano resta anche simpatico, ma quando si tratta di affrontare i problemi di un paese allo sfascio come il nostro bisogna ponderare bene gli obiettivi da raggiungere immediatamente e quelli che, pur se urgenti, possono aspettare.  

Il premier continua a ribadire che si è posto il traguardo temporale di 1000 giorni, meglio dire quasi tre anni, rende di più l’idea, ma non ha capito una cosa fondamentale, cioè che questo lasso di tempo può essere enorme se uno ha idee e capacità di fare, mentre nulla se in testa ha solo chiacchiere come, purtroppo, fino ad oggi ha dimostrato.

Gli obiettivi raggiunti dal suo insediamento ad oggi sono ben poca cosa rispetto a quanto promesso e a quanto è necessario. La riduzione della spesa pubblica è pressoché nulla, mentre in aumento sono le tasse. Renzi ha cercato in qualche modo di sanare lo sperpero della magistratura e di porre un rimedio a quella che si definisce "malagiustizia ", ma subito è stato impallinato: la Consulta ha detto vergognosamente che gli stipendi dei suoi rappresentanti non si toccano, giochetti parlamentari hanno impedito di introdurre la responsabilità civile dei magistrati e, in più, qualche peccatore incallito come il sottoscritto può definire "un campanello di allarme" l’avviso di garanzia ricevuto dal padre del premier, in quanto indagato per bancarotta fraudolenta.

Orbene, sono il primo a dire che Renzi non ha tutte le colpe in quanto è a capo di un partito inaffidabile e nel governo ha persone che hanno cambiato molte casacche, ma viene da chiedersi se un capo di governo può, come sta facendo Renzi, sobbalzare ad ogni "bau bau" dei sindacati, dei magistrati o di qualsiasi altro che cerca di tenersi ben saldo sulla poltrona.

Il momento attuale richiede una persona che sappia ciò che vuole e che può e deve ottenere a qualsiasi costo: quando in un paese aumenta ogni giorno chi non arriva alla fine del mese, c’è bisogno di mettere da una parte la ridicolaggine del "democraticamente corretto" fatto solo per i salottieri del bla bla bla e attuare seri rimedi. Se Renzi è in grado, resti a Palazzo Ghigi, altrimenti faccia la valigia, in quanto le sue chiacchiere sono più adatte ad un mercatino paesano.