Grande partecipazione di pubblico al Teatro Siciliano dell’Ambasciata d’Italia a Parigi per lo spettacolo “Eugenio Montale e Mario Luzi. Prodigi e visioni di due grandi poeti italiani”, organizzato in occasione della XXV Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, la rassegna promossa ogni anno sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica dalla Farnesina e dalla rete diplomatico-consolare.
Nel cinquantenario del Premio Nobel a Eugenio Montale, a cento anni dalla pubblicazione di Ossi di seppia e nel ventesimo anniversario della scomparsa di Mario Luzi, l’evento – ideato dal poeta Davide Rondoni, presidente del Comitato nazionale per l’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi, e organizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi e l’Accademia dei Silenti – ha reso omaggio a due maestri della poesia del Novecento.
Attraverso le loro opere, la serata ha celebrato la forza e l’universalità della lingua italiana come elemento identitario, strumento di dialogo e veicolo di diffusione della cultura e delle eccellenze del nostro Paese nel mondo.
Davide Rondoni e Antonio Riccardi, poeta, scrittore e critico letterario, hanno introdotto il percorso poetico di Montale e Luzi, guidando il pubblico in un dialogo intenso tra due voci fondamentali della letteratura italiana del secolo scorso.
A interpretare i versi dei due autori è stata l’attrice Anna Galiena, che con sensibilità e profondità ha dato vita alle loro parole, accompagnata al pianoforte da Carlo Bonetto con musiche di Debussy e Satie.
Parola e musica si sono intrecciate in un omaggio alla cultura europea del Novecento, capace di raccontare tensioni, visioni e modernità condivise tra Italia e Francia.
“La lingua italiana è antica e amata: unisce, ispira e crea ponti tra culture e continenti, tra passato e futuro, rappresentando una leva potente di promozione internazionale del nostro Paese e del suo saper fare”, ha dichiarato l’Ambasciatrice D’Alessandro. “In Francia è forte la domanda di Italia – ha aggiunto – una domanda che passa anche attraverso la nostra lingua, come dimostra la costante crescita dell’insegnamento dell’italiano nel sistema educativo francese”.































