Appassionato intervento di Silvio Berlusconi dal palco della manifestazione di Forza Italia, organizzata in via del Plebiscito, davanti a Palazzo Grazioli, residenza romana dell’ex premier. Circa mille manifestanti forzisti hanno accolto il proprio leader, fra bandiere di Forza Italia e cori stile “Silvio, Silvio”.
La piazza è tricolore, colorata dalla bandiere Fi. Anche molti big del partito indossano al collo il bianco rosso verde a mo’ di foulard. A cominciare da Daniela Santanchè Vari parlamentari azzurri sono usciti dalla residenza romana dopo aver salutato il Cavaliere prima del suo discorso. A margine della manifestazione, l’esponente azzurro Giancarlo Galan, a proposito della decadenza da senatore di Berlusconi, ha detto: “Al Senato oggi sarà scritta la pagina più vergognosa, indecorosa e triste della storia italiana, dal dopoguerra in poi".
Berlusconi, durante il suo intervento, ha sottolineato: “Oggi e’ un giorno amaro, un giorno di lutto per la democrazia". E’ tornato ad attaccare quella parte di magistratura di colore rosso intenso, aggiungendo che quella nei suoi confronti è una condanna “basata solo su teoremi e su congetture, su nessun fatto, su nessuna dichiarazione, su nessun documento, solo teoremi e congetture. E’ una sentenza che grida vendetta davanti a Dio e agli uomini".
Silvio si è detto “assolutamente sicuro che il finale dei miei ricorsi sarà un capovolgimento della sentenza con una mia completa assoluzione. E allora mi pare giusto domandare a questi signori che non hanno voluto aspettare l’esito dei miei ricorsi: ‘cosa farete, mi riporterete ad essere senatore, mi risarcirete?’". "La risposta non c’e’, perche’ nulla potranno fare e oggi brindano perche’ hanno portato un loro nemico di fronte a un plotone d’esecuzione. Lo aspettavano da venti anni e sono addirittura euforici".
Berlusconi non molla: “Nessuno di noi puo’ stare piu’ tranquillo sui propri diritti, sui propri beni e la propria liberta’. E allora restiamo in campo. Non disperiamoci se il leader del centrodestra non sara’ piu’ senatore: ci sono altri leader di partito che non sono parlamentari e mi riferisco a Renzi e Grillo che dimostrano che anche da fuori si puo’ continuare a battersi e combattere per la nostra libertà".
Per l’uomo di Arcore “solo con una maggioranza tutta nella nostra responsabilita’ potremo finalmente cambiare la Costituzione e dare al Paese un presidente del consiglio coi poteri dei suoi colleghi occidentali". "Dovremo togliere al presidente della Repubblica la nomina di cinque membri della Corte Costituzionale e imporre alla Consulta una maggioranza qualificata di almeno i due terzi per abrogare una legge. Dovremo dare agli elettori il diritto di eleggere direttamente il presidente della Repubblica". "Nelle prossime compagne elettorali dobbiamo convincere i moderati, che sono la maggioranza del paese, di dare il loro voto ad una solo formazione politica: la nostra".
Insomma, la battaglia del Cav continua: “Non ci ritireremo in qualche convento”, ha assicurato, ma anzi lavoreremo ancora di più a contatto con la gente: “Ogni cittadino italiano che ami l’Italia e voglia vivere nella liberta’ si sentira’ attratto dai nostri club Forza Silvio e decidera’ di fare il soldato della democrazia". "Noi siamo dalla parte giusta, non tradiremo mai i nostri elettori": stilettata che Silvio ha lanciato agli alfaniani.
In conclusione, il Berlusca rivolgendosi ai manifestanti in piazza: "Vi do appuntamento qui per il primo giorno di campagna elettorale, una campagna per la libertà". "Grazie – ha urlato alla folla – non dimenticherò mai questa giornata. Andiamo avanti, andiamo avanti!".
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