Angelino Alfano, in conferenza stampa, commenta la notizia della decadenza da senatore di Silvio Berlusconi: "Crediamo fino in fondo che la decadenza sia ingiusta, perchè retroattivamente le norme afflittive non si applicano. Perciò abbiamo presentato autonomamente la questione sospensiva e quella pregiudiziale, che volevano avere un effetto preclusivo sulla decadenza, poi abbiamo presentato un odg contro la delibera della Giunta e sostenuto le questioni simili o analoghe avanzate da Casini e da Romani; al termine abbiamo voluto votare coerentemente e abbiamo convocato in forma ufficiale e solenne i nostri gruppi parlamentari per presentare un documento che ricorda la nostra storia e ribadisce che il tema della giustizia non può e non deve uscire dall’agenda".
Quella di oggi, per Alfano, è “una brutta giornata per il Parlamento e per l’Italia”. E la giustizia, avverte Alfano, "non puo’ e non deve uscire dall’agenda del governo e del Parlamento dei prossimi mesi. Il Pd non ha piu’ alibi. Insieme ai deputati e ai senatori del Nuovo centrodestra saremo il motore della riforma della giustizia. La nostra missione e’ di portare a termine la riforma entro i prossimi 12 mesi".
Il leader del Nuovo centrodestra non risponde alle dichiarazioni arrivate dalla manifestazione di Forza Italia, anche contro Ncd: “La nostra linea e’ quella di non rispondere. Ci teniamo stretta la nostra battaglia e non rispondiamo ai toni che abbiamo ricevuto contro di noi".
CAPEZZONE, “AUGURI” "Oggi l’onorevole Alfano e i suoi hanno ereditato da Bocchino il nome, presto ne erediteranno anche il risultato elettorale. Auguri". Lo dichiara Daniele Capezzone, Forza Italia,Presidente della Commissione Finanze della Camera.
BONDI, “NUOVO CENTRODESTRA IPOCRITA” "Mi disgusta profondamente l’ipocrita messinscena della conferenza stampa del nuovo centrodestra. Dicono che e’ stato inferto un colpo mortale alla democrazia e allo stato di diritto e nello stesso tempo confermano il pieno sostegno al governo e l’alleanza con quella sinistra che e’ artefice dell’estromissione del Presidente Silvio Berlusconi dal Parlamento e della lesione dei principi fondamentali dello stato di diritto". Lo afferma in una nota Sandro Bondi, parlamentare di Forza Italia.
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