Ogni giorno in Italia si fumano 140 milioni di sigarette (vale a dire 51 miliardi l’anno), secondo dati 2012 dell’Istituto Superiore di Sanita’ (Iss), che vengono abbandonate in strada, nei campi o nelle spiagge, o gettate nei tombini oppure con la spazzatura. Sul territorio nazionale e’ in calo il numero dei fumatori, ma sempre 10,8 milioni di persone sono, ovvero il 20,8% circa della popolazione. In particolare, secondo uno studio Enea del 2010, con le cicche vengono disperse nell’ambiente, ogni anno, 324 tonnellate di nicotina, 1.872 milioni di bequerel (Bq) di un elemento radioattivo come il plutonio-210, 1.800 tonnellate di composti organici volatili (come il benzene), 21,6 tonnellate di gas tossici (fra cui acido cianidrico e ammoniaca), 1.440 tonnellate di catrame condensato e 12.240 tonnellate di acetato di cellulosa.
Disperdere nell’aria e nell’acqua queste sostanze significa quindi, osservano gli esperti, mettere a rischio la salute degli uomini e degli animali. Senza contare che le 4.500 sostanze immesse nell’ambiente dal fumo di sigaretta e le circa 3.600 tonnellate di cenere prodotte ogni anno.
Si calcola che le cicche gettate via nel mondo dagli 1,5 miliardi di fumatori siano 4,5 milioni di miliardi ogni anno, pari a 845.000 tonnellate. Complessivamente contengono 7.800 tonnellate di agenti chimici pericolosi.
Le cicche sono anche i rifiuti piu’ comuni nel mare: nel Mediterraneo, per esempio, rappresentano il 40% dei rifiuti, contro il 9,5% delle bottiglie di plastica, l’8,5% dei sacchetti di plastica, il 7,6% delle lattine di alluminio. E un mozzicone di sigaretta, cosi’ come una cicca da masticare, impiegano fino a 5 anni per la totale biodegradazione.
Tanti i comuni italiani che hanno introdotto pesanti multe per chi gettava in terra i mozziconi di sigarette, tra questi anche il sindaco di Pollica Angelo Vassallo, ucciso nel settembre 2010, che propose, multe record, fino a 1000 euro.
Per quanto riguarda l’inquinamento da chewing gum, il problema venne sollevato nel 2010 dalla Gran Bretagna, dove si calcola che sono almeno 3,5 miliardi quelle che vengano appiccicate nei luoghi piu’ impensabili. Nella sola Oxford Street di Londra sono almeno 30mila le gomme abbandonate in terra, e la spesa complessiva per la rimozione in tutta la Gran Bretagna si aggira intorno ai 180 milioni di euro. Ma anche Roma, da oltre un anno, ha dichiarato guerra alle gomme americane. Ogni giorno, secondo dati Ama, 15 mila gomme americane vengono buttate in strada e anche nei siti archeologici. E ogni anno sono cinque milioni e 547 mila quelle che vanno ad imbrattare le strade della capitale.
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