Caro Direttore,
in questo giorno particolare per me, per il Paese e per i milioni di elettori di Forza Italia, volevo ringraziare lei e i suoi giornalisti per l’incredibile lavoro svolto nella ricostruzione, dettagliatissima, della mia persecuzione giudiziaria (anche se il mio attentissimo avvocato Ghedini fa presente che fra i milioni di atti giudiziari vi è sfuggito, qua e là, ancora qualche processo, sono 54 in tutto).
Una persecuzione che nessun giornale, prima d’ora, aveva avuto la forza di affrontare in questo modo. Una persecuzione che come ha giustamente osservato, non ha precedenti nella storia perché non c’è un altro leader dell’opposizione di un Paese democratico che ha subito quello che ho dovuto subire io.
Sfogliando «Il Tempo» mi sono accorto di non ricordare nemmeno più alcune delle accuse incredibili che mi sono piovute addosso in 20 anni di attività politica. Ma se oggi qualcuno pensa di aver vinto, si sbaglia. Voglio rassicurare tutti che io non mollo. Anche da non parlamentare si può continuare a fare battaglie. Ed è quello che farò. Da subito.
Silvio Berlusconi
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