Riuniti da ieri a Montevideo per il vertice del Mercosur, il mercato comune del Sudamerica nato nel 1991 che comprende Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, i leader del blocco premono per l’ingresso del Venezuela.
Il presidente dell’Uruguay Jose ‘Pepe’ Mujica -che oltre a fare gli onori di casa detiene la guida del blocco per il semestre corrente- ha affermato che un nuovo comitato cerchera’ di trovare una soluzione alla situazione di stallo, alle "difficolta’" che impediscono da anni l’adesione del Venezuela.
Caracas aveva firmato un accordo per l’ingresso nel Mercosur nel 2006 che pero’ non ha ancora ottenuto il necessario via libera dal Senato del Paraguay. Una opposizione, quella dei senatori di Asuncion convinti del mancato rispetto della democrazia da parte del presidente venezuelano Hugo Chavez, che persiste nonostante il sostegno assicurato all’adesione di Caracas dal capo dello stato, Fernando Lugo, e dal ministro degli Esteri Jorge Lara. Per l’ingresso di un nuovo paese nel Mercosur e’ necessaria l’approvazione sia del potere esecutivo sia di quello legislativo degli stati membri.
La presidente del Brasile, Dilma Rousseff, ha esortato tutti a superare gli ostacoli, affermando che l’adesione del Venezuela al Mercosur, "un processo inevitabile", ha detto, non puo’ essere bloccata da "interessi minoritari".
Chavez, dal canto suo, ha esortato il Senato del Paraguay a concedere il suo via libera. "Stiamo combattendo per essere uniti, e se non ne saremo capaci non ci sara’ futuro -ha detto- Abbiamo bisogno di un Sudamerica che sia un blocco unico, ci manca solo la volonta’ per farlo", ha aggiunto, prendendosela poi con ostacoli burocratici e con "un gruppo di persone" che ritardano l’adesione del suo paese.
Discussione su questo articolo