Nel sistema scolastico francese l’italiano è la quarta lingua straniera nelle secondarie.
“Investire sull’italiano significa coltivare un bene comune europeo capace di generare conoscenza, cittadinanza culturale e sviluppo condiviso: è una responsabilità di scuole e imprese.
In Francia l’italiano non è solo una lingua straniera, è uno strato profondo della memoria culturale.
Parole come ballet, concert, carrosse, symphonie sono diventate patrimonio comune; la terminologia musicale ha creato una koinè espressiva tuttora viva.
Anche la cucina – scrive L’Avvenire – ha lasciato un segno durevole: gnocchi, mozzarella, risotto, espresso sono voci che parlano di pratiche, gusto e identità.
Questa eredità storica che giunge fino ad oggi si traduce in una diplomazia culturale intensa. Festival e rassegne, come Italissimo a Parigi e Lione, le Journées du cinéma italien a Nizza, le iniziative di Tolosa e Villerupt, insieme alle grandi mostre al Louvre e al Jacquemart-André testimoniano un dialogo costante tra istituzioni francesi e italiane.
In questa rete si innestano con continuità Ambasciata, Consolati e Istituti Italiani di Cultura, vere piattaforme di progettazione e diffusione culturale”.































