Nella premessa, Angeli, ricorda che "esiste un patrimonio artistico-culturale che appartiene alla comunità italiana all’estero. Si tratta di un patrimonio vasto e articolato, composto da opere d’arte e immobili; per la tutela di questo patrimonio e, attraverso lo stesso, promuovere la diffusione della cultura italiana all’estero, si sono istituiti con la legge n. 401 del 1990 gli istituti italiani di cultura all’estero, che hanno il compito, quindi, di promuovere la diffusione all’estero della cultura e della lingua italiana onde contribuire allo sviluppo della reciproca conoscenza fra i popoli, nel quadro più generale dei rapporti tra il nostro Paese e la comunità degli altri Stati, stabilire contatti con istituzioni e personalità del mondo culturale e scientifico del Paese ospitante, promuovere iniziative, manifestazioni culturali e mostre, assicurare collaborazione a studiosi e studenti italiani nell’attività di ricerca e studio all’estero".
"La responsabilità istituzionale per il perseguimento di tali finalità – ricorda ancora il parlamentare eletto in Sud America – è posta in capo al Ministero degli affari esteri, ferme restando le competenze previste dalle leggi vigenti per la Presidenza del Consiglio dei ministri e per le singole amministrazioni dello Stato. Il recente decreto del Presidente della Repubblica 19 maggio 2010, n. 95, di riorganizzazione del Ministero degli affari esteri, ha operato una profonda ristrutturazione dell’articolazione dello stesso, che ha comportato tra l’altro la soppressione della direzione generale per la promozione culturale e la creazione di una direzione generale per la promozione del sistema Paese, che ha il compito di curare, tra l’altro, la diffusione della cultura, della lingua, della scienza, della tecnologia e della creatività italiane all’estero e degli addetti scientifici; inoltre la Commissione nazionale per la promozione della cultura italiana all’estero, istituita presso il Ministero degli affari esteri, propone gli indirizzi generali della cooperazione culturale internazionale; esprime pareri sugli obiettivi programmatici in materia del Ministero degli affari esteri, di altre amministrazioni statali, di regioni ed enti pubblici vari; formula proposte di iniziativa su specifici settori di attività o particolari aree geografiche".
Inoltre, "al Ministero per i beni e le attività culturali è affidata la tutela sui beni culturali di appartenenza statale anche se in consegna o in uso ad amministrazioni o soggetti diversi dal Ministero".
Angeli chiede quindi di sapere "se si intendano adottare politiche volte a favorire l’attività dei citati istituti affinché possano raggiungere gli obiettivi indicati dalla legge" e "se si intendano assicurare i finanziamenti necessari a coprire le attività di tutela dei beni culturali degli italiani all’estero".
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