“Non è vero, nel modo più assoluto, che la sede di Roma ha deciso di chiudere il Ctim di Stoccarda”. Con queste parole il coordinatore europeo Ctim pro-tempore, Mario Caruso, smentisce le dichiarazioni secondo le quali lo scioglimento del comitato tricolore sarebbe avvenuto in seguito a decisioni centrali.
“Quanto è avvenuto – spiega Caruso – è la conseguenza di una lunga storia di dimenticanza e noncuranza, portata avanti da quando è venuto a mancare Bruno Zoratto, responsabile estero del Ctim e anima del Comitato insieme a Mirko Tremaglia. I membri del Ctim di Stoccarda hanno liquidato l’associazione registrata in loco perchè i responsabili non vedevano più alcun motivo per mantenere in piedi una realtà ormai abbandonata e proprio per prendere questa decisione è stata deliberata un’assemblea straordinaria, non ordinaria come alcuni dicono, il 28 gennaio”.
“Non è vero nemmeno che non si potrà più usare la dicitura Ctim poiché questa sigla non è certo di proprietà della sede di Stoccarda e non c’è alcun tribunale che sostenga questa tesi. Come coordinatore pro-tempore ho raggiunto telefonicamente i vari volontari e ci sono persone che non venivano contattate addirittura da gennaio 2004”.
“Voglio dire a gran voce che è stata chiusa solamente una sede e che il Ctim continuerà con il suo operato poiché gli altri comitati sono attivi e, inoltre, stanno per arrivare grandi novità dalla riorganizzazione della nostra rete, che sarà divisa in area europea, area americana e così via. Stiamo rimodulando il modo di interagire con la società che, oggi, è decisamente diversa da quella di quaranta anni fa”.
“Posso dire che il Ctim avrà sempre un ruolo determinante per la situazione degli italiani all’estero che si domandano – conclude Caruso -come mai chi si firma nella forma anonima di ‘ex coordinamento Ctim Stoccarda’ non restituisca il mandato grazie al quale siede nel Cgie. Se questo ex coordinatore è entrato nel Cgie con nomina del Ctim, quale senso ha ancora la sua permanenza in seno al consiglio? Per quanto riguarda il mandato nel Comites di Stoccarda, è auspicabile si unisca al gruppo misto poiché non è più gradito come rappresentante della lista con cui è stato votato nel 2004”.
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