Che noia, che barba, qui non succede mai niente. Del mondo degli italiani all’estero sembrano essersi dimenticati tutti. Compresi i nostri cari eletti all’estero, che nella maggioranza dei casi non riescono ad andare oltre il comunicato stampa (per chi ci tiene alla comunicazione, e sono davvero pochissimi) o proposte di legge che, a nostro modesto parere, sono più specchietti per le allodole (giusto per dimostrare di essere vivi) che non serie soluzioni agli annosi problemi dei nostri connazionali.
Che noia, che barba. Questa è la legislatura più noiosa di sempre. Gli eletti oltre confine di maggioranza e opposizione nemmeno si scannano più tra loro. Belli i tempi in cui certi botta e risposta tra destra e sinistra, certi confronti anche asperrimi sui valori e sulle idee, ti davano quel gusto che solo una sana battaglia politica può darti. Ora invece gli eletti all’estero neppure si danno fastidio l’un l’altro, ciascuno fa il suo e pure se si tratta di una cappellata nessuno gli dice niente. Della serie “volemose bene”, tanto la poltrona ce l’abbiamo e lo stipendio di lusso pure, chi ce lo fa fare di farci il sangue amaro?
Che noia, che barba. Quelli dei partiti romani hanno persino smesso di prendere di mira il MAIE di Ricardo Merlo. C’è stato un tempo in cui qualsiasi cosa facessero i parlamentari del Movimento Associativo Italiani all’Estero veniva fortemente criticata, talvolta dalla destra talvolta dalla sinistra. Altre volte da tutte e due. Sarà che la volontaria uscita dal Palazzo del presidente Merlo ha raffreddato un po’ gli animi infuocati di alcuni? Chissà.
Che noia, che barba. Qui non succede mai niente. La legislatura è ancora lunga e non si vedono ostacoli all’orizzonte per il governo guidato da Giorgia Meloni. Gli eletti, quindi, possono dormire sonni tranquilli. La loro vacanza romana durerà almeno fino al 2027. Per occuparsi seriamente dei problemi degli italiani all’estero, c’è sempre tempo. Alla fine, la poltrona è l’unica cosa che conta.