Nuovo record di 6mila sbarchi in Sicilia in sole 48 ore, aggiornando il totale a circa 60.000 dall’inizio dell’anno, già il doppio dell’anno scorso, oltre a tante, troppe vittime sconosciute.
Un business, quello del traffico di esseri umani, che ormai interessa apertamente anche la malavita, anche se questi aspetti vengono solo sussurrati perché imbarazzanti. Si fa finta di non vedere taxi e bus che attendono i migranti per essere abusivamente trasportati nelle città e da qui nel Nord dell’Italia e d’Europa, subito dopo la loro rapida e già predisposta evasione (senza neppure i prescritti riconoscimenti) dalle bolge dei centri di prima accoglienza.
Lo sfruttamento degli immigrati è evidente, il volontariato è al collasso, eppure l’operazione “Mare Nostrum” prosegue imperterrita a beneficio degli scafisti che gestiscono il traffico, dopo aver completamente distorto le motivazioni per cui era iniziata.
Lo stato alza le mani impotente (o volutamente reso impotente? Ricordiamoci che non c’è più neppure il reato di immigrazione clandestina e questo ha grandemente favorito l’afflusso), anche se il patetico Angelino Alfano minaccia “ritorsioni diplomatiche” verso l’Europa che altamente se ne frega anche perché l’Italia – al di là dei proclami e delle belle frasi buoniste – politicamente non conta assolutamente nulla.
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