Il principe Emanuele Filiberto di Savoia si concede al settimanale “Gente” per un’intervista senza veli. Sulle voci di crisi con la moglie, l’attrice francese Clotilde Courau, l’erede sabaudo smentisce i dissidi: "Siamo molto indipendenti uno dall’altra e terribilmente complici. Le due cose possono convivere. Lei ha il suo mondo, più intellettuale, io il mio. Li viviamo, rispettando i reciproci spazi". Sulla malattia che lo ha colpito un anno fa: "Rimasi senza voce, non ci badai più di tanto, dopo una settimana Clotilde mi convinse ad andare dal dottore. Salvandomi la vita. Fortunatamente si trattava di un tumore benigno al setto nasale, ma una volta tolto si è riformato". Emanuele Filiberto spiega meglio il persistere dei suoi timori: "Mi sono già sottoposto a tre interventi, ora sta ricominciando a svilupparsi. Il rischio è che prima o poi si positivizzi. Sto sperimentando una cura nuova a Ginevra, mantengo l’ottimismo. Sono un fatalista, certo ho vissuto e vivo momenti di angoscia e paura, specie pensando a chi mi ama".
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