Si è tornato a parlare di Comites oggi in Parlamento. Durante la discussione sul dl Missioni, prima del voto finale che ha portato all’approvazione del testo, è stato bocciato dalla Camera l’ordine del giorno del deputato di Per l’Italia Mario Caruso. Il testo, in estrema sintesi, puntava al rinvio delle elezioni per il rinnovo dei Comites per permettere a tutti i soggetti impegnati nell’aggiornamento delle liste degli elettori iscritti all’Aire di completare il lavoro senza fretta né pressioni.
Sull’odg del deputato eletto all’estero il governo aveva già espresso parere contrario "perché il finanziamento per le spese elettorali verrebbe perso se le consultazioni non si svolgessero entro la fine dell’anno” e perché, “comunque, non si potrebbero tenere a legislazione vigente, sempre per i vincoli di bilancio" ha detto il sottosegretario agli Esteri Mario Giro nell’aula di Montecitorio.
Accolto dal governo, invece, l’odg della deputata Fucsia Fitzgerald Nissoli (PI) sulla necessità di informare capillarmente tutti i connazionali sulle modalità di svolgimento delle elezioni per il rinnovo dei Comites.
Il deputato Alessio Tacconi, ex M5S e da tempo iscritto al gruppo Misto, ha parlato di "vulnus della nostra democrazia", riferendosi al testo del dl Missioni nell’aula della Camera durante le dichiarazioni di voto. Il deputato eletto all’estero ha sottolineato come in un unico testo si affastellino questioni diverse tra cui quella delle elezioni dei Comites. Proprio su questo tema, aggiunge Tacconi, "sarebbe stato opportuno procedere con una riforma strutturale dell’intera rappresentanza degli italiani all’estero".
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