Fara’ una campagna elettorale senza Vip ne’ Ciccioline ma quella che Beppe Grillo intende scatenare da domani sara’ una vera e propria offensiva per raccogliere voti. Uno ‘tsunami’ che travolgera’ l’Italia in lungo e largo. E tanto per dare un assaggio di quello che sara’ il suo tour lungo lo Stivale, 100 citta’ in poco piu’ di un mese, gia’ da stasera il comico genovese e’ approdato a Roma dove ha letteralmente piantato le tende, davanti al Viminale. Vuole essere in prima fila domani mattina per presentare il suo simbolo, evitare che altri si approprino delle 5 Stelle, ed esordire dalla Capitale con il primo dei suoi show che replichera’ in giro per l’Italia, dal 14 gennaio al 22 febbraio. E un assaggio della sua strategia di attacco l’ha data gia’ stasera, ‘bivaccando’ davanti ai portoni del Ministero. ‘Io non mi fermo, sta arrivando lo tsunami. Politici, preparate le scialuppe, le vostre balle stanno a zero. Ci vediamo in Parlamento. Sara’ un piacere’ preannuncia ancora prima dal suo blog dove anticipa il nome dell’onda che dovra’ travolgere il ‘jurassico’ mondo politico italiano. ‘Il suo nome sara’ ‘La Cosa’, come la cosa da un altro mondo, quello della democrazia diretta’ avverte il comico genovese. Ma il ‘loro’ mondo e’ finito, assicura. Magari, prevede, faranno un altro giro sulla giostra ‘per guadagnare tempo’. Forse, aggiunge, ‘ci riusciranno ancora nelle prossime elezioni, ma non in quelle successive che saranno, quasi certamente, elezioni anticipate’.
Questo ‘baraccone’ durera’ al massimo un altro anno e mezzo; sopravvivera’ un po’, assicura, grazie anche alla solita compiacenza dei media. ‘I giornali e le televisioni sono l’ultima barriera, le mura di Gerico a difesa dell’indifendibile. Raccontano ormai di un mondo fantastico, immaginario’ e lo fanno in modo cosi’ ‘plateale e compatto da rendere l’informazione grottesca, surreale, sovietica, polpottiana’. Insomma, un ‘B Movie degli anni ’50’ dove persino ‘Andreotti e Fanfani sembrano piu’ attuali di questi politici’.
Grillo invece corre da solo e ‘annusa’ il nuovo che potrebbe arrivare con la candidatura di Antonio Ingroia. Il quale, del comico, pensa invece che il ‘suo limite principale e’ quello di non essere riuscito ad esprimere un progetto di governo’. Ad Ingroia pare pensino invece i ‘dissidenti’ del M5S che, secondo voci, potrebbero candidarsi con le liste di Rivoluzione Civile. Il primo degli espulsi via blog da Beppe Grillo, il consigliere comunale ferrarese Valentino Tavolazzi, pero’ nega. ‘Non sono stato contattato ne’ sono interessato’ dice e afferma di non sapere nulla neppure delle ipotesi di un movimento che si starebbe organizzando per candidare come ‘indipendente’ la consigliera forlivese Raffaella Pirini. ‘Vedo bollori ma non so cosa bolle in pentola’. Anche se, il colpo grosso per Ingroia sarebbe avere in lista il simbolo degli ‘epurati’ grillini: il consigliere regionale Giovanni Favia.
































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