Sono un elettore di centrodestra e a me Matteo Renzi piace. C’è un problema in questo? Gli amici si sorprendono: "ma che fai, sei pronto a buttarti a sinistra?". La verità è che ne ho viste troppe, che la politica italiana – destra o sinistra – ha ormai superato ogni limite per quanto riguarda etica personale, capacità di servire il Paese e al Paese, coerenza sugli impegni presi; e se da almeno vent’anni l’Italia è bloccata fra berlusconiani e anti-berlusconiani, c’è bisogno di voltare pagina. La presenza di Renzi a Palazzo Chigi, in un domani che si profila prossimo, potrebbe risolvere il cosiddetto bipolarismo muscolare favorendone l’impostazione corretta, in cui esiste una maggioranza netta e un’opposizione costruttiva, e in cui l’operato e le scelte dell’esecutivo possono confermare senza compromessi al ribasso i programmi esposti in campagna elettorale e promossi dai cittadini, riuscendo finalmente a migliorare la qualità di vita degli italiani e più in generale il Sistema Paese.
Il sindaco di Firenze parla chiaro, si fa apprezzare, è giovane ma ha gia’ esperienza di amministrazione e di governo territoriale, nei dibattiti televisivi sa essere serio e simpatico al tempo stesso. Insomma, Renzi tira. Tanto e’ vero che nei sondaggi e’ ancora il leader politico più amato dagli italiani. Ma la domanda e’ la seguente: cosa fara’ il partito con Matteo? Lo sosterra’ apertamente e lealmente o gli tarpera’ le ali e lo soffochera’ nelle spire delle correnti e delle invidie? La base del Pd gli chiede di dire qualcosa di sinistra e nicchia sulla sua premiership; parte di quella del PdL lo vorrebbe come proprio leader e l’altra parte del centrodestra lo teme e dunque cerca di renderlo poco credibile. Intanto il mondo corre e l’Italia non puo’ permettersi di stare a guardare senza attrezzarsi per partecipare alla corsa. C’è solo da augurarsi che questi mesi di governo Letta non siano tempo perso ma preparino le condizioni per fermare il declino socioeconomico e operare quel rinnovamento istituzionale necessario alla ripartenza. Renzi deve sapere aspettare.
































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