In un comunicato diffuso dal ministero degli Esteri, Caracas ha definito le parole di Trump “guerrafondaie e stravaganti”
Il governo del Venezuela ha condannato con fermezza le dichiarazioni del presidente statunitense Donald Trump, che ha confermato di aver autorizzato la Cia a condurre operazioni sotto copertura nel Paese.
In un comunicato diffuso dal ministero degli Esteri, Caracas ha definito le parole di Trump “guerrafondaie e stravaganti”, giudicandole una “gravissima violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite”.
Il governo venezuelano ha espresso “profonda preoccupazione” per l’uso della Cia e per i recenti dispiegamenti militari statunitensi nei Caraibi, presenti – secondo Caracas – dal mese di settembre nelle acque internazionali al largo della costa venezuelana.
Washington giustifica tali manovre come parte della lotta al narcotraffico, ma per il governo di Nicolas Maduro si tratta di un chiaro atto di “aggressione e minaccia”.
“È evidente – si legge nella nota – che con queste operazioni si intende legittimare un tentativo di cambio di regime, con l’obiettivo finale di impossessarsi delle risorse petrolifere del Venezuela”.
Caracas ha quindi invitato la comunità internazionale a non restare indifferente di fronte a queste azioni, avvertendo che “l’impunità di tali atti potrebbe avere conseguenze politiche gravi e pericolose”.
Durante una conferenza stampa, Trump ha dichiarato di aver dato il via libera alla Cia “per due motivi: il primo perché il Venezuela ha svuotato le sue prigioni inviando criminali negli Stati Uniti; il secondo per il traffico di droga, che dal Paese arriva in gran parte via mare, ma che ora fermeremo anche via terra”.
Il presidente statunitense ha evitato di rispondere alla domanda se l’autorizzazione includesse l’eliminazione fisica di Nicolas Maduro, definendola “ridicola”, ma ha aggiunto che “il Venezuela, come altri Paesi, sta sentendo la pressione”.
Le dichiarazioni di Trump arrivano a poche ore da un’inchiesta del “New York Times”, secondo cui la Cia avrebbe già avviato operazioni sul territorio venezuelano in parallelo con le recenti manovre militari statunitensi nei Caraibi.































