“Il presidente Meloni ancora una volta conferma una linea politica centrata sull’interesse nazionale, sui valori europei, atlantici e occidentali. Li vogliamo difendere senza i se e senza i ma di un superato wokismo relativista.
Anche giovedì scorso al Senato francese, negli incontri tra le rispettive commissioni affari europei, ho potuto riscontrare un vivo apprezzamento per i risultati conseguiti dal Governo Meloni sul piano finanziario, ma non solo. Si è registrata una marcata convergenza a Parigi nelle rispettive sensibilità parlamentari sulle politiche per il Mediterraneo, sull’immigrazione e sull’agricoltura, competitività e semplificazione.
A questo riguardo il senso dei punti segnalati in tema di sussidiarietà dal Presidente Meloni, nella lettera a Ursula von der Leyen, trova positivi riscontri nei nostri partners. Tali considerazioni, non affatto scontate, si uniscono a un coro di voci che sempre più registriamo all’estero circa il ruolo di un’Italia protagonista, in serie A, anzi ai vertici della serie A. È un’Italia che promuove iniziative diplomatiche e soluzioni concrete”.
Così il senatore di Fratelli d’Italia, Giulio Terzi, presidente della commissione Politiche Ue, intervenendo in aula in occasione delle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del prossimo Consiglio europeo.
“Sull’Ucraina, Nazione aggredita da un regime figlio dell’imperialismo sovietico. Il Governo Meloni – prosegue – si è mosso sin dall’inizio per essere elemento propulsivo della coesione atlantica ed europea, in linea con l’impegno preciso dell’Unione europea, dell’Alleanza atlantica e del G7 è per una pace che coinvolga pienamente Kiev. Sempre nell’obiettivo della coesione dell’intero Occidente.
Tale coerenza deve essere ben compresa e soprattutto soppesata da chi, a Mosca, da ormai quattro anni aggredisce barbaramente una Nazione dell’Europa e irride a ogni norma di diritto internazionale, a ogni garanzia fornita o accordo sottoscritto.
La Russia continua a compiere mostruosi attacchi alla popolazione civile, continua a incarcerare e torturare gli ucraini nei territori occupati, a deportare in Russia e Bielorussia decine di migliaia di minori, nonché a minacciare con intrusioni aeree e attacchi ibridi altri Paesi europei.
È da tempo sempre più evidente la strategia del Cremlino per sovvertire il nostro tessuto di libertà e di democrazia. Le ingerenze russe sono un enorme problema e anche a Parigi è stata sottolineata l’intensa attività parlamentare di Governo su questo punto. In Francia è stata costituita un anno fa una commissione d’inchiesta specificamente su questi temi relativi alle ingerenze straniere e disinformazione, dalla Russia anzitutto, ma anche da altri Paesi come Cina, Iran, Corea del Nord. Pochi giorni fa, anche la 4a commissione, insieme alla 3a commissione del Senato, ha adottato una risoluzione sulle ingerenze straniere”.
“L’Ucraina rappresenta una sfida esistenziale per l’Europa. Per tale ragione, un accordo non può basarsi su garanzie meramente declaratorie. Ne va della sicurezza di tutti noi. Occorrono garanzie credibili e in tal senso il presidente Trump ha più volte ripreso l’idea del presidente Meloni di garanzie di sicurezza ispirate all’articolo 5 del Trattato Nato.
Ecco il ruolo dell’Italia valore aggiunto e prezioso per la coesione dell’Europa, dell’Occidente e dell’Alleanza atlantica. Se ha un senso sperare in una tregua verso un accordo di pace, le decisioni del Consiglio europeo per dare seguito alle decisioni della Commissione e dell’Alto rappresentante sulla tabella di marcia 2030 saranno un test della nostra deterrenza nei confronti della Russia di Putin. Su queste direttrici si colloca l’azione del Governo Meloni sin dall’inizio della legislatura, da tre anni, per un’Europa nella sicurezza, nella pace e nella libertà”, conclude.































