Si conclude il ciclo di incontri sul turismo delle radici avviato a Castel del Giudice, in provincia di Isernia, in collaborazione con Farnesina ed Italea, con un confronto operativo sulle prossime misure da attuare in vista della costituzione dell’Ufficio degli Arrivi e dei Ritorni, una delle misure del Bando Borghi del PNRR del progetto di (Ri)generazione dell’Appennino promosso dal comune molisano.
Sul magazine CbLive le parole del sindaco Lino Gentile: “Il Turismo delle Radici rappresenta un valore di ben 180 miliardi di euro sull’intero territorio nazionale. Le migrazioni sono infatti coinvolte in progetti di sviluppo economico e l’economia è sia motore che antidoto principale allo spopolamento delle aree interne.
Occorre creare le condizioni per far tornare il capitale relazionale che è all’estero, ma è legato al territorio da rapporti di affettività investendo in politiche di rigenerazione per nuove abitabilità in ambito ambientale, energetico e demografico. Il turismo può essere l’inizio di connessioni importanti per la nascita di un’economia delle relazioni, già in parte presente sul nostro territorio.
L’Ufficio degli Arrivi e dei Ritorni creerà un capitale relazionale e verrà condiviso con l’intero territorio, non sarà infatti uno strumento circoscritto solo a Castel del Giudice”.
Come affiancamento a queste misure, dal primo cittadino è giunta anche la proposta di un decalogo sulla normativa dei ritorni per avere un manuale d’uso sui requisiti della cittadinanza, per evitare il fenomeno delle false residenze.
“Un terzo dei molisani risiede all’estero – spiega la docente dell’Unimol Letizia Bindi – è fondamentale la continuità di un lavoro di tessitura dei rapporti con gli italo discendenti intercettando aziende, scuole di lingua italiana, istituti storici e di cultura oltre che continuare a mappare le motivazioni del viaggio, puntando su un ritorno proattivo e non nostalgico. A breve, organizzeremo approfondimenti sui temi normativi e sugli iter possibili di recupero della cittadinanza per facilitare i percorsi di ritorno e di arrivo in paese, grazie a un set di multicompetenze”.






























