Ci risiamo: la sinistra continua a dimostrarsi una spacciatrice di fake news a livelli stratosferici. Ne abbiamo parlato l’altro giorno, con il caso del deputato eletto all’estero col Pd, Toni Ricciardi.
Torniamo a riparlarne adesso, perché un post pubblicato dall’account social ufficiale di Sinistra Italiana non fa altro che darci ragione, sostenendo la nostra tesi: che tutta questa storia legata all’Imu per gli italiani nel mondo sia solo una grande pagliacciata, una mancetta elettorale oltre che una gran presa per i fondelli nei confronti degli italiani all’estero.
La grafica pubblicata sui social dalla sinistra che sta a sinistra della sinistra parla chiaro: l’Imu per gli italiani all’estero non c’è più. Ma è falso!
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Nel testo allegato all’immagine, firmato dal deputato di Alleanza-Verdi-Sinistra Franco Mari, si legge: “Abbiamo approvato alla Camera una proposta di legge che rimuove una vera ingiustizia: il pagamento dell’IMU sulle case dei cittadini italiani residenti all’estero e iscritti all’AIRE”.
Ancora? Non è così! Magari fosse vero!
Da nessuna parte si specifica che il provvedimento – che ancora non è legge, manca il passaggio in Senato – varrebbe solo nei comuni con meno di 5mila abitanti. E che avrebbe altre mille condizioni da rispettare, affinchè l’agevolazione sia valida.
La sinistra continua a mentire sapendo bene ciò che fa; perché non vogliamo credere che, al contrario, i suoi esponenti non sappiano neppure cosa votano in Parlamento.
Comunque stiano le cose, è una totale buffonata.
Il cortocircuito mediatico, la voglia di protagonismo dei più, ha creato un’enorme confusione. Tutto a svantaggio di quei poveri disgraziati degli italiani all’estero, di cui Roma si ricorda solo quando c’è da chiedere i loro soldi. O i loro voti.
Sotto al post di Sinistra Sinistra, tra i tanti commenti c’è anche quello di Giovanni Buzzurro, presidente del Comites del Messico: “Ho letto la legge, si parla solo dell’Imu di città con meno di cinque mila abitanti. Purtroppo io e moltissimi altri italiani all’estero continueremo a pagare. La notizia andrebbe scritta in modo più coerente alla realtà, perché così è solo un proclamo non veritiero”. Giusto.
Quando la smetteranno i compagnucci – ma non solo loro! – di pensare che i connazionali residenti oltre confine abbiano tutti l’anello al naso?
TUTTI I DETTAGLI
✅ Cosa prevede la proposta approvata alla Camera
Il 4 dicembre 2025 la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità un disegno di legge che introduce agevolazioni IMU/TARI per alcuni iscritti AIRE.
In base al testo approvato, per una sola abitazione in Italia, non locata né concessa in comodato d’uso, di proprietà o in usufrutto, può essere riconosciuta l’esenzione o la riduzione IMU.
Le agevolazioni sono graduate in funzione della rendita catastale:
IMU azzerata per rendita fino a 200 €;
Riduzione al 40% per rendita tra 201 e 300 €;
Riduzione al 67% per rendita tra 301 e 500 €;
Inoltre, viene prevista anche una riduzione della tassa sui rifiuti (TARI) per queste abitazioni.
L’agevolazione è pensata per immobili situati in comuni con meno di 5.000 abitanti — cioè prevalentemente piccoli centri.
Sono considerati anche altri requisiti: per esempio che il proprietario abbia risieduto o svolto attività in Italia per almeno 5 anni prima di trasferirsi all’estero.
⚠ Cosa non significa “cancellazione universale”
L’esenzione / riduzione non vale per tutti gli iscritti AIRE: solo per chi soddisfa tutti i requisiti indicati (una sola casa, piccolo comune, rendita entro certi limiti, non locata/comodata, precedenti anni di residenza/attività in Italia).
La norma non è ancora definitiva: dopo l’approvazione alla Camera, deve essere votata anche dal Senato prima di diventare legge.
Le agevolazioni non si applicano retroattivamente nel senso più ampio: per esempio, non cambiano le regole passate che prevedevano per molti AIRE, anche con pensione, l’IMU piena.
Se l’immobile è in un comune > 5.000 abitanti, o si trovano più immobili, o l’abitazione è locata / data in comodato d’uso — l’esenzione/riduzione non vale.
Situazione attuale (2025)
L’esenzione / riduzione per AIRE non è una legge ancora definitiva — siamo in attesa del voto del Senato.
Fino a che la legge non sarà pubblicata e in vigore, restano in vigore le regole attuali: in generale, gli iscritti AIRE con immobili in Italia devono continuare a pagare l’IMU — salvo i casi già previsti (pensionati con convenzione, solo una abitazione, non locata, etc.).






























