Condizioni degli anziani sempre peggiori, con assegni sempre piu’ leggeri. A lanciare l’allarme e’ lo Spi-Cgil: cinque milioni di pensionati percepiranno 1.135 euro in meno nel biennio 2012-2013, a causa del blocco della rivalutazione annuale delle pensioni superiori a tre volte la soglia minima, cioe’ poco sopra i 1.400 mensili, introdotto con la riforma Fornero.
Il sindacato dei pensionati della Cgil ha presentato i calcoli in occasione dell’apertura dei lavori dell’Assemblea nazionale dei quadri e degli attivisti in programma anche domani a Montesilvano (Pescara).
‘Non ne possiamo piu’ di subire atti prepotenti sulla pelle dei pensionati e per questo ci rivolgiamo alle forze politiche che si candidano a governare il Paese chiedendogli di impegnarsi sul lavoro, sul welfare e per la redistribuzione della ricchezza’, ha ammonito il segretario generale dello Spi-Cgil, Carla Cantone. Che non risparmia un attacco diretto all’esecutivo: ‘Un professore come Grilli dovrebbe sapere che le condizioni degli anziani continuano a peggiorare e nessuna ‘social card’ riuscira’ a risolvere i problemi di impoverimento che Berlusconi prima e il rigore a senso unico di Monti poi hanno provocato’.
Per quanto riguarda la rivalutazione annuale delle pensioni, ossia il recupero dell’inflazione, il sindacato dei pensionati della Cgil, che conta quasi 3 milioni di iscritti, ricorda che e’ stata introdotta dal governo Prodi e applicata per intero fino ad un livello pari a 5 volte il trattamento minimo. Tale meccanismo ha portato nel triennio 2008-2010 ad un aumento medio delle pensioni di 124 euro. Il governo Berlusconi ha modificato la norma applicandola per intero solo fino ad un livello pari a tre volte il trattamento minimo, al 90% da 3 a 5 volte e al 75% oltre 5 volte. In questo modo ai pensionati, sottolinea ancora il sindacato, e’ stato consegnato mediamente un aumento nel 2010 ‘di soli 23 euro’. Poi il blocco con il governo Monti della rivalutazione automatica per le pensioni superiori ai 1.400 euro circa al mese.
Inoltre, ha notato ancora lo Spi-Cgil, nel 2011 e’ stata erogata la quattordicesima a poco piu’ di 2,6 milioni di pensionati (2.662.000), circa il 16% del totale. L’importo medio si e’ attestato a 390 euro ma varia a seconda del genere: gli uomini hanno percepito mediamente un importo di 410 euro mentre le donne (che sono il 75% di quanti hanno ricevuto la quattordicesima) di 384 euro. Il 43,5% delle quattordicesime e’ stato erogato nelle regioni del nord, il 37% in quelle del sud e il 19,5% in quelle del centro.
































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