Alessandro Cattaneo, sindaco di Pavia targato PdL, ospite ad Agorà Estate, esprime la necessità di rivedere la classe dirigente del partito. Certo, afferma, Silvio Berlusconi “ha ricevuto milioni di voti” dunque “è il leader” del Popolo della Libertà. Detto questo, non possiamo nasconderci dietro a un dito: nel PdL “i problemi sono enormi, anzi c’è addirittura un problema di tutto il centrodestra. Noi dobbiamo ritrovare un’identità di centrodestra e una classe dirigente, e lo sa anche Berlusconi".
Cattaneo dunque conserva dentro di sé la grinta del “formattatore”: “PdL e Lega riescono ancora a tenere viva una tradizione di buona amministrazione a livello locale" ma avverte che "c’e’ bisogno di una seria rivalutazione di un progetto sul Nord e di un rilancio, perche’ moltissime persone che per anni hanno votato Pdl e Lega, alle ultime elezioni o non sono andate a votare o hanno votato Grillo". Ci sarebbe davvero tanto bisogno di una svolta all’interno del Popolo della Libertà: la (ri)nascita di Forza Italia, prevista per settembre, servirà a qualcosa? Chissà.
Parlando invece di Matteo Renzi, Cattaneo osserva: "Renzi appare sempre come colui che fa il controcanto al Governo, cosa che non fa bene a Renzi stesso, verso il quale ho sempre nutrito simpatia. Chi è molto più attento a Renzi è il Pd nelle sue dinamiche interne, piuttosto che il Pdl. Nessuno come il Pd è in grado di far fuori Renzi. Dentro il Pd ci sono i migliori killer in grado di far fuori" il sindaco di Firenze.
































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