Angelino Alfano, in questi giorni in Sicilia per la campagna elettorale che riguarda le elezioni regionali, questa mattina a Catania, parlando con i giornalisti presenti, ha detto che probabilmente Silvio Berlusconi sarà presto sull’isola per appoggiare il candidato del centrodestra. "Abbiamo chiesto al presidente Berlusconi di venire in Sicilia, ovviamente, per la campagna elettorale e non per fare un commento post voto. Ho la certezza della sua disponibilità e stiamo organizzando la data".
"I siciliani sono stanchi di vedere i telegiornali nazionali parlare male della Sicilia a causa della cattiva reputazione di chi li ha governati. Il primo risultato di Nello Musumeci, il giorno dopo la sua elezione, sara’ il recupero di una buona reputazione da parte della Sicilia". "Noi – ha aggiunto Alfano – vogliamo una Sicilia che recuperi onore, dignita’ e reputazione, a cominciare dal primo cittadino della Sicilia, dal suo governatore. L’elezione di una persona onesta, perbene e anche capace amministrativamente, perche’ ha governato ed ha tenuto le mani pulite come Nello Musumeci, sara’ il primo atto di recupero della reputazione dei siciliani. Quando la reputazione sara’ recuperata, il resto verra’ di conseguenza. Anche il buon Governo, perche’ dal giorno dopo sara’ anche piu’ facile valutare insieme alle altre istituzioni i provvedimenti migliori per la Sicilia, se avremo un presidente credibile. Nello Musumeci e’ esattamente la persona che fa a questo caso".
Martedì Berlusconi, Alfano e Gianni Letta saranno a cena a Palazzo Chigi, ospiti di Mario Monti. Intanto il PdL vive momenti assai difficili, fra la voglia di rottamare e di rinnovare che fa a pugni col desiderio di molti di non staccarsi dalla poltrona.
Su questo tema interviene Giuliano Ferrara, direttore del Foglio, che in una intervista a Repubblica lancia un appello: Alfano strappi come ha fatto Renzi, oppure è la fine. “C’è stato il passo indietro di D’Alema e Veltroni, c’è il ciclone Renzi, il cambiamento è totale. Adesso siamo arrivati al punto che anche nel Pdl serve uno strappo. Qui o si scioglie il partito o qualcuno si deve muovere. E lo strappo stavolta lo deve fare Alfano" altrimenti per il Pdl sarà "la morte cerebrale". Alfano "il 2 dicembre deve indire le primarie e candidarsi, senza più aspettare il Cavaliere. E deve essere felice se si candida Daniela Santanchè contro di lui". Del resto è stato lo stesso Cavaliere a lanciare Alfano: tuttavia Silvio “gli tiene il suo zampone addosso e lo mette in uno stato di inferiorità continua". Proprio per questo, tocca ad Angelino, “se non lo fa Berlusconi, fare lo strappo”.
Discussione su questo articolo