Vacilla la tregua elettorale tra Renzi e Bersani, o forse e’ finita del tutto. Ieri il sindaco ha sparato contro il segretario dalle pagine del Corriere, ‘stiamo perdendo tempo, governissimo col Pdl o andiamo a votare’. Oggi l’Unita’ (diretta dal bersaniano Claudio Sardo) titola in prima pagina ‘No di Renzi al governo Bersani’. I parlamentari renziani reagiscono compatti: dichiarazioni a raffica contro il quotidiano e richieste di dimissioni per il direttore, che viene difeso dal portavoce di Bersani e poi interviene lui stesso, dal sito del giornale, sottolineando come sia stato un ‘infortunio’ suggerire le sue dimissioni.
Il pezzo dell’Unita’ riporta fedelmente le affermazioni di Renzi al Corriere. E nel suo fondo, Sardo scrive: ‘Il merito di Matteo Renzi e’ di aver indicato, senza ipocrisie, una strada diversa da quella di Pier Luigi Bersani e di aver aperto cosi’ un dibattito pubblico sulla strategia del Pd’. Ma e’ il titolo di apertura della prima, quel ‘No di Renzi al governo Bersani’, che fa andare su tutte le furie i fedelissimi del sindaco. Un titolo che, a loro avviso, accusa ingiustamente Renzi di boicottare il segretario. Dalla prima mattinata, attaccano l’Unita’ i parlamentari renziani Simona Bonafe’, Paolo Coppola, Roberto Reggi, Silvia Fregolent, Davide Faraone, Luigi Famiglietti, Angelo Rughetti, Andrea Marcucci. ‘Ricomincia la vergognosa propaganda dell’Unita’ e di Youdem contro Matteo Renzi – scrive Reggi -. Matteo non ha parlato di governissimo, ma di un patto costituente di 6 mesi da cui far nascere la terza repubblica’. Nel pomeriggio, i deputati Matteo Richetti ed Ernesto Carbone arrivano a chiedere le dimissioni del direttore dell’Unita’.
A difendere Sardo intervengono il portavoce di Bersani, Stefano Di Traglia, e la direttrice di Youdem, Chiara Geloni: ‘Chiedere le dimissioni di un direttore perche’ non si concorda con un titolo e’ un atto grave – scrive Di Traglia -. Si’ a critiche, no a censure’. Solidale anche il Cdr dell’Unita’: ‘E’ segno di imbarbarimento arrogante chiedere la testa di un direttore per un titolo non gradito’. Sardo risponde agli attacchi con un intervento dal sito del suo giornale: ‘Un titolo puo’ piacere o meno. Ma suggerire le dimissioni di un direttore di giornale per un titolo che non si condivide, mi pare un infortunio. Quanto al merito del titolo di oggi – ‘No di Renzi al governo Bersani’ – continuo a pensare che sia una sintesi fedele dell’intervista’.
































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