Sarà stato una decina di anni fa. Una mattina qualsiasi in uno dei centri commerciali che all’epoca era anche uno dei più grandi e più nuovi di Miami: non era domenica e nemmeno sabato, ma c’era una fila come si può vedere durante il ‘Black Friday’, quando gli sconti sono talmente esagerati, che sembra davvero che tutto sia regalato. Stranamente non vendevano nulla, ma la gente, grandi e piccoli, erano pazientemente in fila solo per avere un autografo. E non c’erano nemmeno cartelli che avvertivano di quello che stava succedendo. Non c’era bisogno di pubblicità: il tam-tam si era propagato da solo. Chi firmava gli autografi? In fondo alla fila, se si aveva la vista buona, si poteva vedere proprio lei, Laura Pausini, seduta a un tavolo, instancabile, era il caso di dire, lasciando autografi e sorrisi ai suoi fan di Miami, che poi erano anche decine di turisti, provenienti da ogni angolo del Sudamerica. Un piccolo racconto personale (ma senza autografo, non ce l’abbiamo fatta…) solo per ricordare quanto amata sia Laura in tutto il mondo e in questo angolo del mondo in particolare.
A Miami la sua popolarità non ha confini. Don Francisco, il rais della televisione ispanica, quando ha la Pausini in trasmissione vede il suo rating schizzare in alto. Al ‘Premio Lo Nuestro’ di Univision, che celebra ogni anno la musica latina, Laura Pausini è una ormai di casa. E Miami è solo un esempio di quanto amata sia la cantante italiana di Ravenna. E adesso che sono state presentate le date del nuovo Tour non solo Miami, ma il Sud e il Nord dell’America assieme aspettano l’arrivo di Laura.
Sarà un tour particolare ed emozionante, più del solito, perché celebrerà i vent’anni della carriera della Pausini e per farlo sono state scelte altrettante date. Venti concerti, che partiranno l’8 dicembre dal PalaLottomatica di Roma e che, dopo avere fatto tappa a Milano e aver girato l’Europa tra Parigi, Bruxelles, Ginevra, Zurigo e Madrid prenderanno il volo per il Sudamerica. Si comincerà con San Paolo in Brasile dove il 19 e 20 febbraio al Creditcard Hall ci sarà la doppia esibizione dell’artista romagnola. Dal Brasile poi sarà la volta di Buenos Aires, al celeberrimo Luna Park, l’arena della capitale argentina dove da sempre si svolgono gli spettacoli più importanti, di tutti i generi e su quel grande palco salirà anche Laura. Poi la sosta in Cile, prima a Viña del Mar, il 24 febbraio in occasione del Festival Internacional de La Cancion e quindi la capitale, Santiago del Cile, il giorno dopo all’Arena Movistar. Non poteva mancare nemmeno il Messico nel tour per i vent’anni, anche qui nella capitale, nella Arena Ciudad de Mexico, il 28 febbraio. Poi lo sprint finale che vedrà Miami, non poteva mancare in Florida, un concerto al James L. Knight Center, teatro che si trova in downtown, appuntamento questo previsto per il 2 marzo; dopo una doverosa sosta sulla spiaggia di South Beach, il grande incontro con il Madison Square Garden di New York il 6 marzo, un palco dove tutti i più grandi artisti del mondo si sono fermati. Sarà la seconda e ultima tappa sul suolo statunitense, prima di chiudere il tour a Toronto, il 9 marzo al Casino Rama, dopo un viaggio durato tre mesi e che, per quello che riguarda l’America, avrà una durata di nemmeno tre settimane durante le quali l’artista romagnola visiterà sei nazioni. "Laura ha espresso il desiderio di stare più a contatto con il proprio pubblico – ha spiegato in una nota Ferdinando Salzano di F&P Group, società promotrice del tour – e insieme ad esso di poter creare un percorso musicale più intimo, fatto di canzoni e aneddoti che ha vissuto dall’inizio della carriera fino ad oggi. Laura ci ha chiesto di ricreare un teatro dentro i palasport e abbiamo deciso di seguire questa linea artistica, perché, come vedrete, con le sue canzoni, con la nuova grande band e con la sua carismatica personalità, ci proporrà uno spettacolo unico e molto emozionante”.
































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