ITALIA, DEBITO RECORD | Salvini insiste: “Taglieremo le tasse, la Ue se ne farà una ragione” [VIDEO]

A Salvini fa eco l’altro vicepremier, Luigi Di Maio, capo politico dei 5stelle: "La Flat tax si farà e sarà rivolta al ceto medio. L'abbassamento delle tasse è indispensabile”

Il bollettino di Bankitalia sulla finanza pubblica parla chiaro: il debito della Pa è aumentato ad aprile di 14,8 miliardi, toccando la quota record di 2373,3 miliardi di euro. Dal bollettino si evidenzia che l’incremento del debito della pubblica amministrazione è dovuto al fabbisogno del mese (2,8 miliardi), dall’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (11,6 miliardi, a 58,5); la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e la variazione dei tassi di cambio per 0,4 miliardi.

I dati emessi dalla Banca d’Italia fanno rizzare i capelli alle opposizioni, per gridano allo scandalo e ne approfittano per puntare il dito contro il governo gialloverde.

Secondo Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato, “nel giorno da bollino nero del fisco, in cui gli italiani dovranno versare allo Stato quasi 33 miliardi di euro, Bankitalia certifica che le entrate tributarie sono aumentate rispetto a un anno fa, ma soprattutto che il debito pubblico continua la sua corsa senza controllo ed è salito di altri 15 miliardi. Debito e tasse: è la cifra di questo governo che in queste condizioni pretende anche di sfidare Europa e mercati”.

Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, commenta: “La realtà è un’Italia che non cresce oggi, la prospettiva è un’Italia che non crescerà domani: nel solo mese di aprile le tasse sono aumentate dell’1,3% e il debito pubblico è salito a 2.373,3 miliardi pesando su ogni italiano per 39.238 euro. Le cause risiedono in un governo incapace di prendere decisioni corrette, lungimiranti e coraggiose non solo nel ridurre un debito ‘monstre’, ma nel mettere a sistema politiche capaci di risvegliare un’economia in stato comatoso”.

Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, si dice preoccupato: “Non si possono abbassare le tasse se il debito continua a salire. E’ vero invece l’esatto opposto. Fino a che non abbassiamo il debito e, quindi, gli interessi che gli italiani continuano a pagare con le loro tasse, non potremo ridurle seriamente, ma solo indebitare le future generazioni”.

Secondo l’Unc la situazione è davvero seria: “Considerato che in Italia, secondo gli ultimi dati Istat, ci sono 25.386.000 famiglie, è come se ogni famiglia avesse 93 mila euro di debito, 93.488 euro per la precisione. Se consideriamo invece la popolazione residente, è come se ogni italiano avesse un debito di 39 mila e 238 euro”.

Matteo Salvini, vicepremier leghista e ministro dell’Interno, continua comunque a puntare dritto verso la riduzione delle tasse. Da Washington, dove si trova in visita istituzionale, il vicepremier rilancia sull’abbassamento delle tasse. La flat tax? “Possiamo decidere come modularla negli anni, ma un taglio delle tasse ci deve essere assolutamente. Convinceremo la Ue con i numeri, la cortesia, altrimenti le tasse le taglieremo lo stesso, e la Ue se ne farà una ragione”.

A Salvini fa eco l’altro vicepremier, Luigi Di Maio, capo politico dei 5stelle: “La Flat tax si farà e sarà rivolta al ceto medio. L’abbassamento delle tasse è indispensabile e vogliamo rilanciare la nostra economia. Quindi su questo punto avanti come un treno”. “Il governo va avanti, noi non tradiamo la parola data ai cittadini. Siamo leali e dobbiamo completare punto dopo punto tutto il contratto di governo”.