Dopo scontri e polemiche la Camera ha approvato il decreto legge sul femminicidio con 343 si’, nessun no e 20 astenuti. Il provvedimento passa ora al Senato per un via libera rapido. Il dl deve essere infatti convertito entro il prossimo 15 ottobre. I si’ sono arrivati da Pd, Pdl e Scelta civica. La Lega e il M5s si sono astenuti, mentre Sel non ha partecipato al voto.
Il decreto legge contro il femminicidio, approvato dall’aula della Camera per il passaggio al Senato, introduce una stretta per contrastare la violenza sulle donne con tre nuovi tipi di aggravanti: quando il fatto e’ consumato ai danni del coniuge, anche divorziato o separato, o del partner pure se non convivente; per chi commette maltrattamenti, violenza sessuale e atti persecutori su donne incinta; per la violenza commessa alla presenza di minori di 18 anni. Giro di vite contro gli stalker che potranno essere intercettati e sottoposti anche all’uso del braccialetto elettronico in caso di allontanamento dalla casa familiare. Arriva un Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere. Introdotte piu’ tutele per le vittime: le segnalazioni non potranno essere anonime ma i dati delle donne che denunciano saranno coperti almeno nella prima fase del procedimento per evitare ritorsioni. Contro le intimidazioni e’ previsto che la querela sia irrevocabile per le minacce gravi e reiterate, revocabile per i reati meno gravi di stalking. Come misure di prevenzione anti-violenza si potranno indirizzare gli stalker anche ai consultori familiari, ai servizi di salute mentale e ai Sert (i servizi per le dipendenze). In tema di immigrazione si introduce un permesso di soggiorno speciale per le donne straniere vittime di violenza domestica. Il testo e’ stato criticato dalle opposizioni per la sua natura di dl omnibus. Oltre alle norme per il contrasto al femminicidio, sono state state inserite anche misure in tema si di sicurezza pubblica ribattezzate da M5s e Sel anti-No Tav: i militari potranno essere utilizzati anche per servizi di vigilanza a "siti ed obiettivi sensibili" come il cantiere dell’Alta velocita’ ferroviaria a Chiomonte.
Nel decreto legge contro il femminicidio ci sono poi disposizioni finanziarie concernenti l’accelerazione degli interventi del Pon Sicurezza nelle regioni del Mezzogiorno, il comparto sicurezza e difesa e la chiusura dell’emergenza nord Africa. Vengono aumentate le pene per le frodi informatiche se commessa con sostituzione d’identita’ digitale. E poi nuove norme sulla Protezione civile i cui interventi potranno essere piu’ tempestivi in caso di catastrofi naturali senza piu’ i controlli preventivi della Corte dei conti sulle ordinanze per le emergenze. E ancora, disposizioni per il potenziamento del Corpo nazionale dei vigili del fuoco; interventi a favore della montagna per la valorizzazione e la salvaguardia dell’ambiente e per la promozione dell’uso delle energie alternative. ‘Salve’, per ora le Province: e’ stato infatti eliminato l’articolo 12 dell’originario dl del governo sullo scioglimento delle amministrazioni provinciali e la nomina dei commissari straordinari per ovviare alla sentenza della Corte costituzionale del luglio scorso che aveva bocciato il ‘taglio’ delle Province stabilite per decreto dal governo Monti con il salva-Italia.
































Discussione su questo articolo