“Sono super felice, super onorata, hanno fatto una cosa bellissima, hanno collegato il passato col presente in modo profondo, l’ho trovato reale e autentico, meravigliosamente sobrio e carico di valori veri, profondi e universali”.
Elisa Toffoli, per tutti semplicemente Elisa, ha visitato il Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka rimanendone estasiata.
L’artista internazionale si esibirà all’Arena Matsuri, nel contesto dell’Italy Pop-Music Fest, rassegna organizzata dal Padiglione Italia.
Prima però è “rimasta bocca aperta”, come lei stessa ammette, durante la visita del Padiglione Italia, quando l’ingresso del Teatro si apre sull’Area dell’universo: “Non voglio spoilerare, però per chi può, chi si trova in Giappone, si trova a Osaka” venga a visitare il Padiglione, “è una cosa pazzesca, il modo in cui parte l’esperienza della visita è veramente eccezionale, perché non te lo aspetti, c’è un colpo di scena clamoroso”.
“Siamo grati ad Elisa per aver accettato di rappresentare la musica italiana in un contesto globale come quello di Expo 2025 Osaka”, ha sottolineato il commissario generale per l’Italia. Elisa, ha aggiunto, è “una persona straordinaria e di talento: un esempio di successo che nasce dall’unione di naturali doti perfomative con lavoro e sacrificio”.
L’Italy Pop-Music Fest, ha aggiunto l’ambasciatore Vattani, “nasce proprio con questo intento, portare esempi di campioni della musica italiana all’estero. Ieri con i Negramaro abbiamo riempito l’Arena Matsuri: oggi con Elisa e domani con Achille Lauro rendiamo l’Italia protagonista nel panorama culturale asiatico”, ha concluso il commissario generale.
Elisa ha ammirato i capolavori presenti, dal ritratto di Ito Mancio dipinto da Domenico Tintoretto, passando per il Cristo risorto di Michelangelo, l’Atlante Farnese e le pagine del Codice Atlantico di Leonardo Da vinci. Ma non solo, perché la cantante è rimasta affascinata anche dalle opere più moderne, come la riproduzione dell’aereo di Arturo Ferrarin, che nel 1920 volò da Roma a Tokyo, o i capolavori contemporanei di Jago.
“La cosa “più bella”, quella che “mi ha colpito di più”, ha concluso la cantante, è “il messaggio che lascia agli altri, ti chiede di essere attivo, ti fa delle domande, di relazionarti con la tua creatività ed essendo la creatività alla base del Dna italiano è meraviglioso che venga fatta questa domanda a un pubblico universale che entra dentro al nostro Paese, alla nostra cultura”.































