Un gesto che va oltre la semplice celebrazione: Donald Trump riporta il Columbus Day al centro della vita pubblica americana, firmando una proclamazione ufficiale alla Casa Bianca e pronunciando parole destinate a risuonare nel cuore di milioni di italoamericani: “Amiamo gli italiani”.
Con questa dichiarazione, il Presidente degli Stati Uniti non solo restituisce dignità e riconoscimento a una delle più importanti comunità etniche d’America, ma riafferma anche il valore della storia comune tra Italia e Stati Uniti, rinnovando un legame culturale e politico che attraversa l’Atlantico da più di un secolo.
Nel firmare la proclamazione che istituisce il 12 ottobre come Giornata nazionale di Cristoforo Colombo (Columbus Day), Trump ha voluto marcare una precisa linea di indirizzo politico e valoriale: quella del rispetto della tradizione, dell’identità e delle radici.
Un gesto dal profondo significato interno, in un momento in cui l’America appare divisa su simboli e memoria storica. Con il suo “Columbus Day, siamo tornati”, il Presidente manda un messaggio di unità e orgoglio nazionale, difendendo un simbolo che rappresenta il contributo degli italiani alla costruzione della nazione americana.
Il ritorno ufficiale del Columbus Day è anche un segnale politico di grande valore internazionale, che parla direttamente all’Italia e alla sua diaspora. Trump ha voluto ribadire la vicinanza e la stima del popolo americano verso la comunità italiana, riconoscendo non solo il ruolo storico di Cristoforo Colombo, ma anche il peso culturale, economico e sociale degli italoamericani negli Stati Uniti.
Le sue parole, “Amiamo gli italiani”, hanno la forza di un gesto simbolico di amicizia tra due Paesi legati da una storia di alleanza, scambi e valori condivisi.
Sul piano diplomatico, la proclamazione di Trump può essere letta come un segnale di rinnovata attenzione verso l’Italia, in un contesto internazionale complesso. Riaffermare la centralità di Colombo e del suo contributo significa anche riconoscere l’importanza dell’Italia come partner strategico nel mondo occidentale, in ambito politico, economico e culturale. Soprattutto, significa riconoscere il fondamentale contributo degli emigrati italiani alla crescita e allo sviluppo degli States, ma anche l’importanza che riveste ancora oggi la collettività italiana negli USA.
Il gesto di Trump, infatti, è stato accolto con entusiasmo dalle principali associazioni italoamericane; un gesto che si inserisce in una visione più ampia di valorizzazione dei rapporti bilaterali, di riscoperta delle radici comuni e di rilancio dell’amicizia tra i due popoli.
In un momento in cui l’identità e la memoria collettiva sembrano essere messe in discussione, il ritorno del Columbus Day voluto da Donald Trump rappresenta molto più di una celebrazione: è un atto politico, culturale e simbolico che riaccende l’orgoglio italiano in America e rafforza ulteriormente il ponte ideale tra Roma e Washington.






























