Tensione alle stelle a Caracas, dove giovedi’ e’ previsto l’insediamento del capo di stato Hugo Chavez per un nuovo mandato. Il presidente rimane pero’ a Cuba, dove lotta per la vita, e con ogni probabilita’ non sara’ presente alla cerimonia: di fronte a tale assenza, il leader dell’opposizione Henrique Capriles ha chiesto sia alla Corte suprema di giustizia sia all’Organizzazione degli stati americani un pronunciamento in merito.
‘Il Tribunale supremo della giustizia venezuelana deve prendere una posizione. Il paese e’ in attesa di un’interpretazione chiara, e questa – signori magistrati – e’ una vostra responsabilita’, ha detto il leader della ‘Mesa de unidad democratica’ (Mud) durante un incontro con la stampa. Il governo di Chavez ‘sta violando la Costituzione’, ha aggiunto Capriles, sottolineando che ‘quando mancano solo 48 ore dalla cerimonia d’insediamento, l’esecutivo non e’ in grado di dire ai venezuelani se il presidente sara’ oppure no presente’. ‘Qui non c’e’ una monarchia e non siamo a Cuba, dove si passano il potere senza elezioni dall’uno all’altro’, ha aggiunto Capriles, precisando che ‘in Venezuela il governo viene eletto, e il vicepresidente Nicolas Maduro non e’ stato scelto’. Un riferimento al numero due venezuelano, designato come suo ‘successore’ lo scorso 8 dicembre proprio da Chavez, tre giorni prima dell’ultima operazione alla quale e’ stato sottoposto a Cuba.
Capriles ha inoltre chiesto ai presidenti latinoamericani di ‘non fare il gioco’ dei sostenitori del presidente. A Caracas sono infatti attesi, proprio per giovedi’, i presidenti dell’Argentina, Cristina Fernandez de Kirchner, dell’Uruguay, Jose’ Mujica, e della Bolivia, Evo Morales.
L’opposizione ha anche inviato una lettera all’Organizzazione degli stati americani (Osa), spiegando la situazione e ammonendo sulla possibilita’ che il governo ‘violi la Costituzione’. Il monito e’ simile a quello lanciato ieri dalla Conferenza episcopale di Caracas.
Oggi, la Chiesa ha d’altra parte diffuso un comunicato, chiedendo che le ‘vere’ condizioni di salute di Chavez siano verificate ‘da una commissione di medici’ imparziale. Sulle condizioni di salute del leader ‘bolivariano’ si e’ pronunciato anche il Dipartimento di Stato Usa, manifestando la propria ‘preoccupazione’ e facendogli gli auguri di pronta guarigione. Washington sta seguendo ‘da vicino le discussioni in corso tra i venezuelani’, ha sottolineato la portavoce, Victoria Nuland, spiegando: ‘Siamo evidentemente preoccupati per la salute (di Chavez) come lo saremmo per qualunque persona che soffre’.
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